Farmaci a base di carbimazolo o tiamazolo: rischio di pancreatite acuta

L’Agenzia italiana del farmaco ha pubblicato una nota informativa importante in cui richiama l’attenzione degli operatori sanitari sull’aumentato rischio di pancreatite acuta in seguito all’assunzione di medicinali a base di carbimazolo o tiamazolo e un’avvertenza rafforzata sulla contraccezione.

In seguito all’assunzione di carbimazolo o tiamazolo, spiega Aifa, sono stati segnalati casi di pancreatite acuta.  Nel caso in cui un paziente presenti pancreatite acuta, il trattamento con carbimazolo o tiamazolo deve essere interrotto immediatamente.

Dato che la riesposizione potrebbe determinare il ripresentarsi della pancreatite acuta, con un più rapido tempo di insorgenza – continua il comunicato – questo medicinale non deve essere somministrato a pazienti con storia di pancreatite acuta in seguito all’assunzione di carbimazolo / tiamazolo.

Inoltre, una nuova revisione dei risultati di studi epidemiologici e dei casi spontanei rafforza l’evidenza che il carbimazolo / tiamazolo sia sospettato causare malformazioni congenite quando somministrato durante la gravidanza, in particolare nel primo trimestre e ad alte dosi.

Le donne in età fertile devono utilizzare misure contraccettive efficaci durante il trattamento con carbimazolo / tiamazolo. L’ipertiroidismo nelle donne in gravidanza deve essere trattato adeguatamente per prevenire gravi complicazioni nella madre ed nel feto.

Il carbimazolo / tiamazolo deve essere somministrato durante la gravidanza soltanto a seguito di una rigorosa valutazione del rapporto beneficio/rischio per ogni singolo caso e solo alla dose efficace più bassa senza somministrazione supplementare di ormoni tiroidei.

Se il carbimazolo / tiamazolo viene utilizzato durante la gravidanza, l’Agenzia regolatoria raccomanda un monitoraggio attento della madre, del feto e del neonato.

I medicinali a base di carbimazolo o tiamazolo vengono utilizzati nella terapia medica dell’ipertiroidismo; il tiamazolo può essere impiegato per la preparazione all’intervento di tiroidectomia subtotale ed alla terapia con iodio-radioattivo ed è inoltre indicato quando la tiroidectomia è controindicata o non consigliabile.

Il tiamazolo è un agente antitiroideo che agisce bloccando la produzione di ormoni tiroidei. Il carbimazolo è un pro-farmaco che viene rapidamente metabolizzato a tiamazolo, metabolita attivo.

In Italia non sono attualmente autorizzati medicinali a base di carbimazolo, ma sono in commercio medicinali a base di tiamazolo (metimazolo).

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