Dai bambini un’arma per contrastare il Covid-19: la lattoferrina

Secondo uno studio condotto da un team di ricercatori del Policlinico Tor Vergata e dell’Università La Sapienza, dai bambini potrebbe arrivare un’arma per contrastare Covid-19, da somministrare per via orale e intranasale.

Ad attirare l’attenzione degli studiosi il ruolo dell’immunità innata dei piccoli pazienti, più efficace nei confronti del Covid-19 rispetto agli adulti. Una proteina dell’immunità naturale, la lattoferrina, presente già nel latte materno, protegge i piccoli dalle infezioni come una rete a maglie strette, impedendo ai patogeni (virus, batteri, funghi) il passaggio nelle cellule della mucosa respiratoria e intestinale.

“Le proprietà antivirali ed antinfiammatorie della lattoferrina – sostiene la Prof.ssa Elena Campione, Associato della UOSD di Dermatologia del Policlinico Tor Vergata – la candidano come molecola ideale per trattare i pazienti Covid19 positivi”.

Nel mese di aprile è stato proposto uno studio clinico per i pazienti Covid-19 paucisintomatici e asintomatici, mirato a valutare l’efficacia e la sicurezza di una formulazione liposomiale innovativa di lattoferrina, somministrata per uso orale e intranasale.

Questo trial clinico – sostiene il team – è stato il primo approvato, sull’utilizzo della lattoferrina nei pazienti Covid positivi a livello nazionale ed internazionale. I risultati ottenuti nei pazienti hanno dimostrato, per la prima volta l’efficacia della lattoferrina nel favorire, senza effetti avversi, la remissione dei sintomi clinici nei pazienti Covid-19 positivi sintomatici e la negativizzazione del tampone già dopo 12 giorni dal trattamento. Anche dagli esami ematici abbiamo osservato risultati notevoli che saranno presto pubblicati”.

In svariati studi in vitro la lattoferrina ha dimostrato di avere potenti effetti antivirali contro la replicazione sia dell’HIV umano che del Citomegalovirus (CMV) senza mostrare alcuna citotossicità. Oltre all’HIV e al CMV, ulteriori studi hanno riscontrato che la lattoferrina inibisce l’infezione da Herpes Simplex di tipo 1 e 2.

L’azione antivirale della lattoferrina è stata anche studiata in vitro nel 2011, nei confronti del virus da Sars-Cov, da un team di ricercatori cinesi, che hanno confermato un suo ruolo protettivo, grazie al legame all’eparansolfato che impedisce, quindi, l’entrata del virus.

La lattoferrina è una glicoproteina capace di sottrarre il ferro non legato dai fluidi corporei e dalle aree di flogosi, con capacità due volte superiori rispetto a quella della transferrina, così da evitare il danno prodotto dai radicali tossici dell’ossigeno e diminuire la disponibilità di ioni ferrici per i microorganismi che invadono l’ospite.

È dotata di attività antivirale e antibatterica, è considerata uno tra i più importanti fattori dell’immunità naturale non anticorpale.

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