Videoconferenza Federfarma Verona: Covid-19, prevenire situazioni ad alto rischio
Si è svolta ieri pomeriggio sulla piattaforma di Socialfarma, la videoconferenza dall’inizio dell’emergenza Covid-19 organizzata da Federfarma Verona con la presidente Elena Vecchioni e il vicepresidente Gianmarco Padovani, insieme al sindaco di Verona Federico Sboarina, del prof. Ercole Concia infettivologo, di Andrea Raciti farmacista della bergamasca che ha portato la drammatica testimonianza da una delle zone più colpite dalla pandemia, Claudia Sabini responsabile Rurale Federfarma Verona.
«Il forte spirito di servizio della farmacia veronese avamposto sanitario accessibile a tutti, ha rassicurato i cittadini che hanno visto nella farmacia il primo punto di riferimento sanitario al quale potere accedere di persona per ottenere informazioni e indicazioni – ha detto il primo cittadino di Verona Federico Sboarina -. La stretta collaborazione che abbiamo intrecciato con le farmacie in questi mesi ha prodotto ottimi risultati per la collettività e quindi li ringrazio essendo certo che continueranno, come già facevano prima della pandemia, nel loro impegno sociale oltreché sanitario».
“Ci siamo trovati a gestire criticità davvero pesanti senza perderci d’animo e facendo gruppo – sottolinea la presidente di Federfarma Verona Elena Vecchioni -. E tanto è stato fatto dietro le quinte in forma di prevenzione come il censimento delle bombole di ossigeno perché temevamo che potesse arrivare una richiesta ingestibile da parte dei pazienti dimessi, la consegna dei farmaci a domicilio in collaborazione con la Croce Rossa, ma anche personalmente come singoli farmacisti e tanto ascolto per cercare insieme di risolvere i problemi della collettività, degli anziani, dei pazienti, di chi li assiste e dei colleghi farmacisti”.
Informazioni di carattere strettamente scientifico da veicolare attraverso i farmacisti al cittadino sono state fornite dal
prof. Ettore Concia infettivologo già direttore della Sezione Malattie Infettive AOUI Verona:
“Teniamo ancora a portata di mano le mascherine, visto che abbiamo preso questa sana abitudine e continuiamo il percorso di prevenzione comprensivo del distanziamento sociale che è stato premiante. Attenzione all’uso degli antibiotici che vanno assunti se è strettamente necessario, per gli antipiretici solo quando la temperatura supera i 38° e tranquillizziamo i pazienti in cura per l’ipertensione perché i farmaci Ace inibitori non facilitano l’ingresso del Sars-CoV-2. Da adesso in poi sarà utile tenere in casa un saturimetro (pulsossimetro), semplicissimo dispositivo medico da utilizzare a livello domestico, per monitorare l’ossigenazione del sangue che in condizioni normali deve essere superiore a 94%. Per quanto riguarda la diffusione del virus non dobbiamo abbassare la guardia perché ora con il sole e l’azione dei raggi ultravioletti nonché il fatto che si sta più all’aria aperta, il contagio è calato, ma potrebbe riprendere in autunno. Per questo motivo auspico una vaccinazione antinfluenzale anticipata e a tappeto che comprenda oltre alle categorie tradizionalmente protette, anziani e soggetti malati, anche i bambini”.
«Con questa pandemia è riemerso prepotente il valore sanitario della farmacia – Andrea Raciti farmacista di Alzano Lombardo in provincia di Bergamo – che non ha mai chiuso i battenti anche quando non si sapeva cosa stesse succedendo e ricevevamo 500 telefonate al giorno dai cittadini terrorizzati».
“Noi piccole farmacie che già in condizioni di normalità siamo il principale punto di riferimento sanitario per estese zone territoriali a bassa densità abitativa – spiega Claudia Sabini presidente del Comitato rurale di Federfarma Verona –
ci siamo sentite, e ancora lo siamo, caricate di una enorme responsabilità nei confronti delle comunità locali che si sono totalmente appoggiate alle nostre farmacie”.
«Non sono stati mesi facili sia dal punto di vista organizzativo che morale – afferma Gianmarco Padovani vicepresidente di Federfarma Verona – e anche quando siamo stati attaccati ingiustamente abbiamo sempre reagito con l’obiettivo di offrire il migliore servizio alla popolazione ricevendo il sostegno di tanti e l’apprezzamento tra gli altri del capo dello Stato Sergio Mattarella e del Pontefice. Sono stati importanti sproni a continuare per la strada intrapresa”.