Osteoartrosi. Tanezumab migliora significativamente il dolore rispetto ai FANS

Secondo i risultati di uno studio presentato all’American College of Rheumatology (ACR) Convergence 2020, l’anticorpo monoclonale tanezumab è stato efficace nel migliorare il dolore in maniera clinicamente significativa dopo 16 settimane in pazienti con osteoartrosi (OA) rispetto a pazienti che avevano ricevuto farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).

Tanezumab è un anticorpo monoclonale che ha dimostrato di inibire il fattore di crescita nervoso. I ricercatori hanno valutato la sicurezza e l’efficacia a lungo termine di tanezumab nell’OA e questa analisi aveva lo scopo di valutare l’effetto di tanezumab rispetto ai FANS.

Tutti i pazienti prima dell’ingresso nello studio hanno ricevuto una dose stabile di FANS. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere tanezumab per via sottocutanea (2,5 o 5,0 mg ogni 8 settimane) o FANS orali due volte al giorno per un periodo di trattamento di 56 settimane.

Nel complesso, la maggior parte dei pazienti che hanno ricevuto tanezumab rispetto ai FANS ha avuto miglioramenti del dolore clinicamente più importanti alla settimana 16.

Tuttavia, “il dolore composito e il miglioramento della funzione e il livello di gravità accettabile dopo il trattamento erano simili per tanezumab e FANS”, hanno scritto gli autori dello studio.

Tanezumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che inibisce l’NGF. I livelli del fattore di crescita delle cellule nervose (Nerve Growth Factor, Ngf), scoperto quasi 70 anni fa da Rita Levi Montalcini, aumentano a causa di lesioni, infiammazioni o stati cronici di dolore.

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