Salento. Formare i farmacisti per una “Cardio safe zone”

Federfarma Lecce ha pianificato una serie di incontri mirati a formare i farmacisti salentini all’utilizzo dei defibrillatori, Basic Life Support and Defibrillation (BLS-D).
L’obiettivo è creare una “cardio safe zone” che vedrà il personale delle farmacie, protagonista del pronto intervento cardiologico. Un’operazione sicurezza utilissima nelle aree più rurali dove la farmacia rappresenta l’unico presidio sanitario.
“La cardioprotezione nella provincia- dichiara il presidente di Federfarma Lecce Umberto Ferrieri Caputi– in particolare, nei piccoli centri, trova nelle farmacie e nei farmacisti territoriali operatori sanitari che, oltre ai servizi di screening preventivi, ai servizi di telemedicina e hub vaccinali, si adoperano come sempre in ambito sanitario a tutela della salute pubblica”.

Il corso, patrocinato dall’Ordine dei farmacisti di Lecce, è stato realizzato in collaborazione con il personale sanitario dell’ASL di Lecce e gli operatori del 118.

Ogni appuntamento prevede la partecipazione di 24 farmacisti e sarà caratterizzato da una prima sessione teorica con i docenti ASL che nella parte finale della lezione procederanno all’esercitazione pratica con i manichini.

“Il patrocinio dell’Ordine dei Farmacisti al corso BLS-D – spiega il presidente Domenico di Tolla, è gradito e doveroso poiché rivolto, oltre che ai titolari di farmacia, anche ai colleghi collaboratori che potranno ulteriormente conseguire un attesto di elevato valore professionale.
Questo corso in particolare, accresce la formazione dei farmacisti, obiettivo principale del nostro Ordine Professionale.”

Si partirà domenica 11 febbraio per un totale di 8 appuntamenti che si svolgeranno prevalentemente di domenica nella sede di Federfarma Lecce.
Al momento sono circa 200 i farmacisti che hanno aderito ma dal Sindacato fanno sapere che l’iniziativa potrebbe essere prolungata per dare spazio a tutti i colleghi interessati.

“Siamo in prima linea- conclude Ferrieri Caputi– e il nostro supporto professionale è stato riscontrato positivamente dai cittadini e oggi anche dalla politica.
La farmacia come presidio sanitario territoriale strutturato per capillarità e per una professionalità di alto profilo sanitario è una realtà. Abbiamo alzato l’asticella visto che siamo in grado di raggiungere risultati importanti per la salute pubblica.”

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