Vaccini antinfluenzali e terza dose nelle farmacie marchigiane

Anche le farmacie della regione Marche sono pronte a scendere in campo con le vaccinazioni per contrastare l’influenza, affiancando questa attività a quella già avviata per il vaccino anticovid, anche nella terza dose per tutte le fasce di popolazione ammesse a tale servizio.

“Siamo pronti a dare il nostro contributo sul territorio, dove spesso siamo il primo presidio territoriale di prossimità”, dichiara Andrea Avitabile, presidente di Federfarma Marche. L’influenza stagionale quest’anno si prevede “più virulenta rispetto agli anni passati e il nostro contributo nelle vaccinazioni antinfluenzali attesta il ruolo del farmacista nella prevenzione – spiega Avitabile – lo scorso anno i contagi sono stati pochi per via della ridotta attività sociale, del divieto degli spostamenti e dell’utilizzo massiccio delle mascherine. Quest’anno bisognerà proteggere i soggetti fragili che, più degli altri, corrono seri rischi se contagiati – precisa il presidente di Federfarma Marche. Avitabile infine commenta positivamente l’accordo in fase di definizione con la Regione Marche per autorizzare le farmacie – almeno 125 in sede regionale – a somministrare dal 1 dicembre 2021 ai cittadini in fascia di rischio il vaccino antinfluenzale a carico del servizio sanitario nazionale ed eventualmente a pagamento a coloro che, non in fascia di rischio, vorranno comunque salvaguardarsi.
“Continuiamo anche a somministrare il vaccino anti Covid (ne sono stati somministrate nelle farmacie più di 40.000 dosi), anche nella terza dose – conclude Avitabile – stiamo riscuotendo consenso in queste attività a conferma del fatto che se i cittadini possono scegliere, hanno più facilità a vaccinarsi dal farmacista di fiducia, per questione di accessibilità, di confidenza, di rapporto personale”.

Marco Meconi, vice presidente e delegato regionale delle farmacie rurali, pone l’accento sul fatto sulle modalità di vaccinazione in farmacia. “Sarà sempre più utile anche per recuperare coloro che, spesso i più anziani o gli indecisi per lontananza dai centri vaccinali ed ospedalieri, fino ad ora non si sono vaccinati. Su questo fronte le farmacie, anche le rurali, possono continuare a svolgere un grande lavoro, confermandosi anello di congiunzione tra popolazione e servizio sanitario”.
Dopo le attività di screening, come i tamponi rapidi e i test sierologici- continua Meconi- le farmacie hanno dimostrato professionalità e capillarità nella campagna vaccinale contro il Covid e adesso con la campagna antinfluenzale, si potrà confermare la validità del modello di farmacia dei servizi in continua evoluzione. Un modello di lavoro in cui i farmacisti hanno messo a disposizione dei cittadini la competenza professionale per una fondamentale assistenza”.

CORRELATI