Presentato il Rapporto sulla farmacia, crescono i servizi e la fiducia dei cittadini

I dati raccolti testimoniano il processo evolutivo verso la Farmacia dei Servizi ma anche, nel breve termine, la capacità delle farmacie di porsi a disposizione delle comunità locali come supporto del sistema sanitario.
In questo quadro emerge la necessità di un potenziamento ulteriore della Farmacia dei Servizi – a partire dalla valorizzazione del rapporto di fiducia tra cittadini e farmacie – e del rafforzamento del ruolo di queste ultime sia in termini di personalizzazione delle cure
(con la medicina di genere) sia nella prevenzione e tutela della salute di comunità (con gli screening). Cresce la diffusione dei farmaci equivalenti.
Ma occorre continuare a lavorare per diffondere ulteriormente la cultura e la valorizzazione del farmaco equivalente come strumento sociale di accesso alle cure, in quanto del tutto “equivalente“, in termini di sicurezza ed efficacia, al farmaco originator.

Nel dettaglio, l’analisi indica che il 50,1% dei cittadini sceglie sempre la stessa farmacia, per il rapporto di fiducia. Il livello di fidelizzazione è ancora più solido (53,3% contro il 46,2%) tra le persone affette da patologia cronica.
Queste ultime, in particolare, solo nel 13,1% dei casi si affidano ad una qualsiasi farmacia. Relativamente all’utilizzo di farmaci, più di uno su tre dei cittadini intervistati (36,5%) dichiara di preferire “abitualmente” i farmaci equivalenti.
In particolare a sceglierli sono i pazienti con patologia cronica (43,4% rispetto al 31,4%). L’84% delle persone interpellate ha dichiarato che negli ultimi 12 mesi ha utilizzato farmaci equivalenti, percentuale che sale al 91,3% nei pazienti con patologie croniche.
Tra le persone senza patologia cronica, che pur fanno uso di farmaci, tale percentuale si ferma al 74,6%.

Sono questi alcuni dei temi e dei dati contenuti nel VI Rapporto sulla Farmacia, presentato ieri a Roma e a cura di Cittadinanzattiva in collaborazione con Federfarma.
La raccolta dei dati, a cui hanno partecipato 1500 farmacie e 4000 cittadini (il 42,6% di essi è affetto da almeno una patologia cronica), si è svolta da luglio a settembre 2023. Tra la popolazione coinvolta prevalgono di gran lunga le donne (72,5%), mentre le fasce di età maggiormente rappresentate sono quella degli adulti dai 31 ai 50 anni e quella appena successiva (51/63 anni). Poco più di un terzo dei farmacisti interpellati (34,7%) ha indicato che la propria farmacia si trova in una zona rurale (Farmacia Rurale).
Di queste, l’80% si colloca in un comune con meno di 3000 abitanti. Presentati anche i risultati della campagna “Cuore di donna in farmacia”, che ha coinvolto, attraverso un questionario di valutazione del rischio cardiovascolare e un elettrocardiogramma con i servizi di telemedicina,
oltre 1500 donne dai 40 anni in su in 3 regioni italiane.

“Come di consueto il Rapporto restituisce una fotografia puntuale dell’evoluzione della farmacia italiana fornendo spunti utili a costruire una farmacia di comunità sempre più rispondente alle esigenze di salute della popolazione” afferma il presidente di Federfarma nazionale Marco Cossolo. “Quest’anno, tra i servizi più apprezzati emerge la telemedicina, utile per superare le diseguaglianze di accesso ai servizi sul territorio e alleggerire il carico delle strutture pubbliche.
La telemedicina è fondamentale anche ai fini della prevenzione, soprattutto in ambito cardiovascolare, ed implementa le attività di prevenzione e screening già svolte in farmacia. Sul fronte dell’antimicrobico-resistenza la farmacia interviene non solo con la somministrazione di tamponi, ma anche con la formazione e l’informazione nei confronti dei cittadini.”

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