Missione istituzionale a Londra per i vertici AIFA: poste le basi per una nuova era di collaborazione italo-britannica

Si è conclusa con successo la recente missione istituzionale a Londra che ha visto protagonisti i vertici dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
Il Presidente Robert Nisticò e il componente del Consiglio di amministrazione Emanuele Monti, che ricopre anche il ruolo di presidente della Commissione Welfare di Regione Lombardia,
hanno incontrato i massimi rappresentanti dell’Agenzia regolatoria del farmaco inglese (MHRA) in un confronto che segna l’inizio di una nuova fase nelle relazioni tra i due Paesi in ambito farmaceutico.

L’iniziativa, promossa dalla Fondazione della Sostenibilità sociale One Health, si inserisce in un contesto post-Brexit di particolare rilevanza strategica, con l’obiettivo di costruire ponti solidi tra i sistemi regolatori italiano e britannico.

“Dopo la Brexit, il Regno Unito ha evidenziato la necessità di rafforzare le proprie strategie internazionali. In questo scenario, l’Italia si conferma un partner storico e privilegiato”, ha dichiarato il Presidente dell’AIFA Robert Nisticò.
“Il nostro Paese, grazie alla solidità del proprio sistema regolatorio e al dinamismo del comparto delle life sciences, può contribuire in modo significativo a costruire una collaborazione ancora più forte e innovativa”.

Un memorandum d’intesa entro fine anno

Uno dei risultati più significativi emersi durante l’incontro è l’impegno condiviso a sottoscrivere, entro la fine del 2025, un memorandum d’intesa tra le autorità regolatorie italiana e inglese.
L’accordo punterà a promuovere collaborazioni strutturate in settori strategici quali la ricerca clinica, l’innovazione regolatoria e i processi di valutazione dei farmaci.

La Brexit ha comportato per il Regno Unito l’uscita dal network dell’EMA (Agenzia Europea del Farmaco), una circostanza che viene ora reinterpretata in chiave positiva come opportunità per sviluppare cooperazioni bilaterali più dirette e flessibili.
Al centro di questa visione rimane l’accesso all’innovazione terapeutica per i pazienti di entrambi i Paesi.

Un approccio inclusivo e centrato sul paziente

Un elemento distintivo della missione è stato il coinvolgimento attivo di rappresentanti delle associazioni dei pazienti, a testimonianza dell’impegno verso un modello regolatorio partecipato e centrato sulla persona.
Questo approccio riflette i principi della visione One Health, che promuove l’integrazione tra salute umana, animale e ambientale.

La delegazione italiana ha inoltre avuto l’opportunità di condividere questi temi con il ministro plenipotenziario Riccardo Smimmo presso l’Ambasciata d’Italia a Londra, consolidando così la dimensione diplomatica dell’iniziativa.

Prospettive future

“Questa missione rappresenta solo l’inizio di un percorso più ampio”, ha commentato Emanuele Monti. “Le sinergie che stiamo costruendo con la MHRA consentiranno di accelerare i processi di approvazione di farmaci innovativi,
armonizzare i protocolli di ricerca clinica e potenziare i sistemi di farmacovigilanza, con ricadute positive dirette sui pazienti italiani”.

La collaborazione si estenderà anche alla formazione professionale e allo scambio di competenze tra i rispettivi sistemi regolatori, con l’obiettivo di elevare ulteriormente gli standard qualitativi nelle procedure di autorizzazione e monitoraggio dei farmaci.

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