Federconsumatori: troppi farmaci superflui in farmacia. Replica di Federfarma Milano

Dopo l’ennesimo caso di malasanità emerso dalle indagini della Procura di Parma, che ha coinvolto medici, dirigenti sanitari e case farmaceutiche, Federconsumatori ha diramato un comunicato in cui invita il ministero della Salute a intervenire a monte per arginare questi episodi sempre più frequenti. Secondo l’Associazione, a fare le spese di questa situazione di mancanza di etica, di rapporti collusivi, di conflitti di interesse, sono la salute dei pazienti, le tasche dei cittadini e un servizio sanitario pubblico in grave difficoltà. Inoltre, a parere della Federazione, “occorre fissare delle norme decisamente più stringenti per l’ammissione di nuovi farmaci nel Prontuario farmaceutico nazionale, limitandone l’accesso ai farmaci davvero innovativi sul piano medico scientifico e non solo del marketing. Oggi nelle farmacie sono presenti circa 9000 farmaci di cui, la metà sono superflui, per cui occorre limitare e sfrondare in modo deciso. Altrettanto necessario è che il Ministero promuova campagne di sensibilizzazione rivolte a medici e cittadini per ridurre l’uso dei farmaci (e degli integratori) solamente in casi di reale necessità e non in ragione di forme di consumismo farmaceutico”. “In questo modo – conclude il comunicato – si otterrebbero risultati molto importanti sia sul piano della salute della popolazione, sia sul piano di ingenti risparmi da dirottare sulle tante carenze del Servizio Sanitario Nazionale”. Alle dichiarazioni di Federconsumatori, ha replicato Giampiero Toselli, segretario di Federfarma Milano: “non è la prima volta che nascono polemiche su quello che c’è in Prontuario. Federconsumatori però sembra dimenticare che le farmacie italiane vendono farmaci che sono tali perché sono stati autorizzati dall’Aifa. Se ritiene che siano stati fatti errori nei processi autorizzativi si rivolga alle autorità competenti. Se invece pensa che le nuove conoscenze scientifiche o gli ultimi aggiornamenti della ricerca abbiano reso inutili alcuni dei medicinali oggi in prontuario, si rivolga all’Aifa per chiedere una revisione. Come sempre hanno fatto, le farmacie si adegueranno a tutte le decisioni che verranno prese dall’Agenzia”.

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