Asma severo. Aifa concede rimborsabilità a tezepelumab

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la decisione dell’Aifa di concedere la rimborsabilità dell’anticorpo monoclonale tezepelumab nell’indicazione seguente: Trattamento aggiuntivo di mantenimento in adulti e adolescenti di età pari o superiore ai 12 anni con asma severo che non sono adeguatamente controllati nonostante alte dosi di corticosteroidi per via inalatoria più un altro medicinale per il trattamento di mantenimento.

Tezepelumab è il primo esponente di una nuova categoria di possibili agenti farmacologici anti-asma, avente come bersaglio la linfopoietina timica stromale (TSLP), una proteina della famiglia delle citochine alla quale viene riconosciuto un importante ruolo nella maturazione delle cellule T.

Nello specifico, tezepelumab è un anticorpo monoclonale umanizzato allestito allo scopo di legarsi in modo specifico alla TSLP umana, prevenendone l’interazione con il suo complesso recettoriale.

Il blocco di TSLP ottenuto con tezepelumab sarebbe in grado di prevenire il rilascio di citochine pro-inflammatorie da parte delle cellule del sistema immunitario “marcate” dalla presenza di TSLP.

Tezepelumab è l’unico biologico a ridurre costantemente e in modo significativo il tasso AAER in un’ampia popolazione di pazienti con asma grave, indipendentemente dalla conta degli eosinofili al basale.

In Italia, si stima che circa il 5% della popolazione (circa 3 milioni di persone) sia affetta da asma bronchiale e che il 10% dei soggetti asmatici presenti una forma di asma grave (circa 300.000 persone).

L’87% dei pazienti presenta almeno una comorbidità, il 77% almeno due. Le comorbidità includono patologie che hanno un meccanismo d’azione comune con l’asma, come la rinosinusite o la poliposi nasale, ma anche malattie croniche conseguenti all’uso protratto di cortisonici per via sistemica (come obesità, diabete, ipertensione arteriosa).

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