Violenza operatori sanitari. Mandelli: “Episodi frequenti anche ai danni dei farmacisti.”

I dati della survey della FOFI: il 45% dei partecipanti ha subìto aggressioni nell’ultimo anno, soprattutto verbali legate alla dispensazione dei medicinali. In 9 casi su 10 gli episodi di violenza hanno riguardato i farmacisti del territorio, vittime anche di furti e rapine.
Oltre 600 le segnalazioni di reati contro il patrimonio

“La violenza ai danni degli operatori sanitari sta assumendo dimensioni sempre più allarmanti in tutti i comparti della sanità e si registra con preoccupante frequenza anche nei confronti dei farmacisti mentre esercitano la professione al servizio dei cittadini, sia negli ospedali che sul territorio. La difesa dell’incolumità di chi è quotidianamente sul campo per tutelare la salute delle persone è un atto doveroso che richiede un impegno costante e condiviso, e sul quale la Federazione è in prima linea per consentire ai farmacisti di poter svolgere la loro professione nella massima sicurezza possibile”, dichiara Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), intervenendo sulla “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari” che ricorre oggi.
A confermare la rilevanza del problema sono i risultati della survey sugli episodi di violenza commessi ai danni dei farmacisti, predisposta dalla FOFI sulla base delle indicazioni fornite dal ministero della Salute.
Il 45% dei 2.276 farmacisti che hanno risposto al questionario ha dichiarato di aver subìto aggressioni nell’ultimo anno, anche ripetutamente. L’89% dei casi di violenza è stato registrato ai danni dei professionisti che svolgono la loro attività sul territorio.
Tra gli episodi più frequenti: aggressioni, fisiche e verbali, minacce e un importante numero di reati contro il patrimonio – più di 600 segnalazioni -, spesso accompagnati da condotte violente.
Oltre 1000 episodi hanno riguardato aggressioni di tipo verbale, che si sono ripetute anche più volte nella stessa giornata.

“La maggior parte delle segnalazioni – spiega Mandelli – è riconducibile a episodi di violenza verbale dovuti a intemperanze dei pazienti, per lo più derivanti dalla mancata dispensazione di un farmaco in assenza di ricetta medica o dalla carenza temporanea del medicinale richiesto.
A ciò si aggiungono atti di natura criminosa come i furti e le rapine perpetrate ai danni di farmacie e parafarmacie da parte di malviventi che agiscono anche in pieno giorno, mettendo a rischio l’incolumità di tutta la comunità”.
“La Federazione – aggiunge Mandelli – è al lavoro per contrastare il fenomeno attraverso una serie di semplificazioni che consentano di ridurre il contenzioso con i pazienti.
Altro aspetto importante riguarda la prevenzione, incoraggiando la denuncia degli episodi di violenza, necessaria per consentire un attento monitoraggio dei casi e un intervento appropriato a tutela della sicurezza degli operatori. Senza dimenticare il ruolo chiave dell’educazione alla cultura del rispetto contro ogni forma di violenza, che non può in alcun modo riguardare le strutture sanitarie e i professionisti che dedicano la propria vita ad assistere i pazienti”.
“Un particolare ringraziamento va alle Forze dell’Ordine che si spendono quotidianamente per la sicurezza di tutti gli operatori sanitari. Sapere di poter contare sulla loro presenza è fondamentale per poter svolgere al meglio la nostra professione al servizio dei cittadini”, conclude il presidente FOFI.

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