Tumori prostata e ovaio. Aifa approva rimborsabilità di olaparib

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato la rimborsabilità di olaparib, la molecola capostipite della classe dei Parp inibitori, nel trattamento dei pazienti affetti da tumore della prostata metastatico resistente alla castrazione e con mutazione dei geni Brca 1/2 in progressione dopo una precedente terapia con un nuovo agente ormonale.

Circa il 10% degli uomini presenta infatti una mutazione dei geni BRCA, consentendo di pianificare un percorso terapeutico adeguato, grazie alla disponibilità di una terapia mirata efficace e ben tollerata come olaparib.

In Italia gli uomini con una diagnosi di carcinoma prostatico sono 564mila. Lo sviluppo della malattia è spesso guidato dagli ormoni sessuali, gli androgeni, tra cui il testosterone. La forma metastatica resistente alla castrazione si manifesta quando il tumore cresce e si diffonde alle altre parti del corpo, nonostante la somministrazione della terapia di deprivazione androgenica per bloccare l’azione degli ormoni sessuali maschili.

Aifa, inoltre, ha approvato la rimborsabilità di olaparib in combinazione con bevacizumab, nel trattamento di mantenimento di prima linea del carcinoma ovarico avanzato che presenti un difetto di ricombinazione omologa (Hrd), un difetto nel meccanismo del riparo della doppia elica del Dna presente in circa il 50% dei casi.

In Italia quasi 50mila donne (49.800) convivono con una diagnosi di carcinoma ovarico. La sopravvivenza a 5 anni nel tumore dell’ovaio è ancora al 43%, anche perché troppe donne, circa l’80%, scoprono la malattia in fase avanzata. Si tratta di uno dei tumori più aggressivi fra le neoplasie ginecologiche.

Fortunatamente oggi abbiamo a disposizione terapie efficaci che permettono di tenere sotto controllo la malattia metastatica. Oltre alla chemioterapia, sono disponibili farmaci antiangiogenetici, che impediscono la crescita del tumore, e i Parp inibitori, classe di farmaci di cui olaparib fa parte, in grado di agire in maniera selettiva sulle cellule mutate che provocano il tumore ovarico.

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