Ricerca. Risposta attenuata dei vaccini nei neonati che assumono antibiotici

Uno studio condotto da gruppo di scienziati del South Australian Health and Medical Research Institute (SAHMRI) di Adelaide, ha dimostrato che i neonati che hanno necessità di assumere antibiotici mostrano una risposta attenuata ai primi vaccini dell’infanzia.

Gli scienziati hanno seguito 191 neonati sani e venuti al mondo con parto naturale. Tra questi, 111 erano stati esposti ad antibiotici poco dopo la nascita, o durante un trattamento diretto (il caso di 32 neonati) o in modo indiretto, perché le loro madri avevano assunto antibiotici durante il parto o nel periodo post-parto.

Al momento della prima vaccinazione di routine, a 6 settimane di vita, i ricercatori hanno misurato le concentrazioni, nell’intestino dei neonati, di un microrganismo che risiede nel colon e che ha un ruolo benefico nella modulazione delle difese immunitarie: il Bifidobacterium. I bambini che erano stati trattati direttamente con antibiotici ne ospitavano in quantità inferiori, mentre l’assunzione di antibiotici in modo indiretto, attraverso il corpo o il latte materno, non è sembrata influire in modo significativo.

Questa riduzione è parsa collegata a un’altra caratteristica dei neonati curati con antibiotici: la minore concentrazione di anticorpi in risposta al vaccino contro lo pneumococco e a quello contro l’Haemophilus Influenzae di tipo B, un batterio responsabile di gravi polmoniti e meningiti nei bambini sotto i 5 anni. Questi livelli inferiori di anticorpi sono stati riscontrati sia a 7 mesi di età sia a 15 mesi.

I bifidobatteri sono particolarmente adatti a metabolizzare gli oligosaccaridi del latte materno e si trovano in quantità importanti nell’intestino dei neonati. Questi microrganismi sembrano fornire al sistema immunitario un aiuto extra, preparandolo a rispondere al meglio ai vaccini pediatrici.

Gli autori dello studio precisano infine che i neonati vengono di norma trattati con antibiotici solo in caso di reale necessità e quando minacciati da condizioni gravi, come infezioni che in questa delicata fase potrebbero risultare letali. Inoltre, la risposta ai vaccini è solo attenuata, e tutti i neonati a 7 mesi avevano comunque una quantità di anticorpi sufficiente a proteggerli dall’infezione.

La differenza principale è che gli anticorpi prodotti in risposta al vaccino sembrano, nel tempo, dimunuire più rapidamente nei neonati trattati con antibiotici.

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