Pochi vaccini in farmacia? La questione andava affrontato prima

Farmacie Rurali d’Italia non ci sta e chiede maggiore concretezza ai vertici nazionali di Federfarma, perché “il momento attuale richiede programmazione, idee certe, relazioni politiche solide e impegno”.

Il riferimento è chiaro e inequivocabile ed è l’argomento più discusso nelle ultime ore: le vaccinazioni antinfluenzali.

“E’ un tema estremamente importante per la sanità, di cui anche noi farmacisti facciamo parte – dichiarano i rurali Roberto Grubissa, Pasquale Sechi, Luigi Vito Sauro e Alfredo Orlandi -. Non si può lasciare al caso e alla decisione del Governo la distribuzione, la categoria deve poter dire la sua, ci deve essere un confronto che nasce dalla volontà di assicurare il miglior servizio e la copertura ottimale al Paese”.

“In prima istanza sembrava che alle farmacie i vaccini, quest’anno, non sarebbero arrivati perché distribuiti solamente a ospedali e ambulatori. Dopo un dialogo con il Ministero si è strappata una promessa: i vaccini ci saranno anche per le farmacie. Peccato – proseguono – che ne arriveranno pochissimi, un numero irrisorio rispetto al bisogno della popolazione. Perchè siamo arrivati a questo? Perchè il tema andava affrontato prima, coinvolgendo l’intero sindacato, e non trattato come cosa marginale di poco conto”. Un modus operandi che i rurali non condividono più.

“Il sindacato procede a slogan e a comunicati stampa, si annunciano molti progetti e iniziative ma poi i risultati sono deludenti.
Mai come in questi giorni – proseguono -, sono state pubblicate levate di scudi contro una serie di proposte della nostra Federazione, facendo passare l’immagine del titolare di farmacia come un elemento difficilmente identificabile quale professionista men che meno sanitario, desideroso di accaparrarsi competenze di altre categorie professionali. Tra diatribe per le vaccinazioni, effettuazioni di test sierologici, confezionamenti personalizzati per le multiterapie, stiamo perdendo di vista l’elemento che contraddistingue la nostra professione: la conoscenza e il consiglio sul farmaco.

Chiediamo di essere ascoltati di più dal nostro sindacato – concludono i rappresentanti di Farmacie Rurali d’Italia- perché gli obiettivi si raggiungono insieme e le vittorie, quando ci sono, vanno festeggiate in squadra”.

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