Ministero della salute. In arrivo un nuovo vaccino contro l’Herpes Zoster

Il Ministero della salute ha reso noto con una circolare che quest’anno sarà commercializzato in Italia, tramite il canale pubblico, un nuovo vaccino ricombinante adiuvato contro l’Herpes Zoster, indicato nelle persone a partire da 50 anni d’età e negli individui ad aumentato rischio di HZ a partire da 18 anni d’età.

L’efficacia di questo vaccino, valutata in persone a cui sono state somministrate due dosi a distanza di 2 mesi, è intorno al 97% nei cinquantenni e del 91% nelle persone ultrasettantenni. Negli studi effettuati, sono stati ridotti in modo significativo i ricoveri ospedalieri correlati a HZ. Nei pazienti adulti (18 anni ed oltre) sottoposti a trapianti di cellule staminali ematopoietiche autologhe o affetti da neoplasie ematologiche, l’efficacia è stata, rispettivamente, pari a circa il 68% e l’87%.

La schedula vaccinale- spiega il Ministero – prevede la somministrazione di due dosi a distanza di 2 mesi l’una dall’altra. In caso di necessità, tale periodo può essere aumentato fino a 6 mesi, oppure, in soggetti che sono o che potrebbero diventare immunodeficienti o immunodepressi a causa di malattia o terapia e che trarrebbero beneficio da un programma di vaccinazione più breve, la seconda dose può essere somministrata da 1 a 2 mesi dopo la dose iniziale.

L’Herpes zoster è una patologia virale acuta determinata dalla riattivazione dell’infezione latente da virus varicella-zoster, un virus a DNA appartenente alla famiglia degli Herpesviridae, nelle radici dei gangli del sistema nervoso.

HZ è diffuso in tutto il mondo e la sua incidenza è correlata all’età della popolazione. Oltre all’età, la presenza di alcune patologie può aumentare il rischio di HZ o aggravarne il quadro sintomatologico.

Inoltre, può svilupparsi solo in persone che hanno precedentemente contratto la varicella o sono venute in contatto col virus della varicella, incluse quelle che sono state vaccinate con un vaccino vivo contro la varicella. Clinicamente è caratterizzato da un esantema vescicolare di solito unilaterale frequentemente associato a dolore.

La nevralgia post erpetica (PHN) costituisce la complicanza più frequente; la sovra-infezione batterica delle lesioni, la disseminazione cutanea, l’infezione polmonare, la miocardite, l’esofagite, la pancreatite, l’ulcerazione gastrica, l’angioite granulomatosa e l’interessamento del sistema nervoso centrale sono state segnalate come ulteriori possibili complicanze.

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