In arrivo il primo contraccettivo maschile

Macherebbero solo 6-7 mesi prima che il primo contraccettivo maschile venga messo sul mercato. È quanto riferisce l’Hindustan Times, uno dei quotidiani più diffusi nel subcontinente indiano.

La metodologia Risug (Reversible Inhibition of Sperm Under Guidance), che prevede l’iniezione di un polimero nei dotti deferenti maschili, è stata sperimentata dall’Indian Council of Medical Research.

Si tratta di un’iniezione inguinale di un polimero nei dotti deferenti maschili, che blocca gli spermatozoi nei testicoli, impedendo loro di unirsi al resto del liquido seminale, così da rendere se non impossibile almeno molto improbabile il concepimento.

L’efficacia contraccettiva dell’iniezione dura circa 13 anni e consiste in una tecnica reversibile e meno invasiva rispetto alla vasectomia, intervento chirurgico permanente che prevede l’interruzione dei dotti deferenti maschili e che viene tutt’oggi considerato il metodo contraccettivo maschile più sicuro in termini di efficacia.

Lo studio clinico di fase 3 indiano ha coinvolto 303 uomini e ha fatto registrare un’efficacia del 97,3% senza effetti collaterali significativi.

Parallelamente, negli Stati Uniti, l’altro trattamento basato sulla metodologia Risug è ancora fermo alla sperimentazione animale, ma i risultati ottenuti sembrano essere promettenti.

Si tratta del Vasalgel, un idrogel con una formulazione leggermente differente rispetto al prodotto indiano, ma il cui principio di funzionamento si basa sempre sull’inibizione del movimento degli spermatozoi attraverso una barriera meccanica costituita da un polimero iniettato in loco.

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