Gullotta: “Sui tamponi in parafarmacia, vergognosa campagna denigratoria!”

Ad eccezione delle province autonome di Trento e Bolzano, dove alcune parafarmacie stanno “autonomamente” effettuando i tamponi, nel resto d’Italia non è ancora possibile effettuarli. Inizialmente nelle Marche la Regione aveva dato il via all’esecuzione dei tamponi rapidi anche alle parafarmacie.
Il permesso è stato revocato dopo pochi giorni. Sul caso i titolari degli esercizi e le associazioni di categoria, sono ancora in attesa della sentenza della Corte Costituzionale. Ma, ahimè, quando arriverà, probabilmente non ci sarà più bisogno di questo servizio perchè saremo fuori dall’emergenza.

“Per impedire che i tamponi vengano fatti in parafarmacia e’ in atto una vera e propria campagna denigratoria – dichiara Davide Gullotta, presidente FNPI-. Purtroppo tutt’oggi rappresentanti dei titolari di farmacia continuano a veicolare falsità come che le parafarmacie non sono sul portale TS,
che le parafarmacie non possono gestire i codici fiscali o che in parafarmacia non si avrebbe lo stesso livello di sicurezza.
E’ in atto una vera e propria narrazione errata che mira a danneggiare le parafarmacie e far passare l’immagine che in parafarmacia non si possano gestire neanche i codici fiscali dei clienti in sicurezza.
Da anni le parafarmacie gestiscono i codici fiscali dei propri clienti inviando i dati per il 730 precompilato e gli scontrini parlanti con gli stessi software e metodi che si trovano in farmacia. Ma nonostante ciò si continuano ad veicolare queste assurdità.
In Lombardia addirittura viene fatto passare il messaggio che la richiesta dei tamponi nelle parafarmacie viene principalmente dalla GDO e che la maggioranza delle parafarmacie sono delle GDO.
Un dato palesemente falso: ricordiamo, infatti, che le parafarmacie della GDO (i cosiddetti corner) rappresentano numericamente poco meno del 10% del totale delle parafarmacie in Italia e che la richiesta di poter fare i tamponi arriva da noi farmacisti di vicinato.
Di fatto, in Lombardia Nonostante l’emergenza ed il voto del consiglio regionale ancora si attende che le parafarmacie possano effettuare i tamponi. Una lentezza burocratica che mal si concilia con un momento di emergenza come quello che stiamo vivendo. E’ frustrante e vergognoso dover ribadire ogni volta delle ovvietà palesi- conclude Gullotta – come il fatto che da anni le parafarmacie inviano i dati sul portale TS e che sono luoghi controllati dalla ASL“.

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