Farmaci innovativi: l’appello di FADOI e Cittadinanzattiva per l’accesso uniforme alle cure

Il sistema sanitario italiano si trova ad affrontare un’importante sfida: garantire un accesso equo e tempestivo ai farmaci innovativi su tutto il territorio nazionale.
A sollevare la questione sono due realtà di primo piano nel panorama sociosanitario italiano: FADOI (Federazione delle Associazioni Dirigenti Ospedalieri Internisti) e Cittadinanzattiva.
In una lettera indirizzata al presidente dell’AIFA, Robert Nisticò, le due organizzazioni denunciano un preoccupante fenomeno di difformità regionale nella prescrizione di farmaci innovativi.
Il problema centrale riguarda le limitazioni imposte da alcune Regioni nella prescrizione di medicinali, che spesso si discostano significativamente dalle linee guida nazionali stabilite dall’Agenzia Italiana del Farmaco.

Il cuore del problema risiede nelle diverse interpretazioni regionali delle indicazioni AIFA. Mentre l’agenzia nazionale prevede che alcuni farmaci innovativi, specialmente quelli per malattie cardiovascolari e renali,
possano essere prescritti da diverse figure specialistiche – tra cui internisti, cardiologi, nefrologi e geriatri – alcune realtà regionali restringono drasticamente questa possibilità.
Francesco Dentali, presidente FADOI, e Anna Lisa Mandorino, segretario generale di Cittadinanzattiva, evidenziano come questa limitazione rischi di creare significative disparità territoriali.
In particolare, le zone con una disponibilità limitata di specialisti di branca potrebbero vedere compromesso l’accesso tempestivo alle terapie più innovative.

L’appello congiunto sottolinea l’importanza di valorizzare la medicina interna, una specialità presente capillarmente su tutto il territorio nazionale.
Gli internisti, per loro formazione e competenze trasversali, sono particolarmente idonei a gestire pazienti con patologie complesse, come lo scompenso cardiaco.
Le conseguenze di queste restrizioni sono molteplici: allungamento delle liste d’attesa, potenziale ritardo nelle cure, e soprattutto il rischio di violare principi costituzionali fondamentali come l’uguaglianza e la tutela della salute.

FADOI e Cittadinanzattiva chiedono quindi un intervento di AIFA volto a sensibilizzare le Regioni, invitandole a uniformarsi alle linee guida nazionali.
L’obiettivo è garantire un accesso rapido, uniforme e appropriato alle terapie innovative, indipendentemente dalla regione di residenza.
Un appello che richiama l’attenzione su un tema centrale del nostro sistema sanitario: la necessità di coniugare innovazione, efficacia delle cure e principio di uguaglianza.

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