Farmaci contraffatti: sequestrate oltre 8.800 confezioni nell’operazione Shield V

L’operazione internazionale Shield V, che ha portato al sequestro di oltre 8.800 confezioni di farmaci illegali, tra cui anabolizzanti, farmaci dimagranti, antibiotici, antinfiammatori e medicinali per la disfunzione erettile.
Il valore totale dei farmaci sequestrati supera i 2 milioni di euro, un’importante cifra che mette in evidenza la diffusione della criminalità nel settore farmaceutico.

L’indagine, coordinata dai Carabinieri del Comando per la Tutela della Salute (NAS) e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha visto anche l’arresto di 23 persone e la segnalazione di 138 individui all’Autorità Giudiziaria.
Ha fatto emergere la portata preoccupante della contraffazione di farmaci. Questo fenomeno, infatti, non solo danneggia l’economia legale, ma rappresenta anche una minaccia concreta alla salute dei cittadini.

Il rischio di acquistare farmaci contraffatti è ormai sempre più elevato, soprattutto online e attraverso canali non ufficiali. Questi medicinali, spesso venduti come rimedi miracolosi per il dimagrimento o per altri scopi estetici, non solo sono illegali, ma possono contenere sostanze pericolose per la salute. I principi attivi errati, i dosaggi non conformi o la presenza di sostanze tossiche rappresentano gravi minacce per chi ne fa uso. Nella migliore delle ipotesi, questi prodotti sono semplicemente inefficaci.

Alla luce di quanto emerso, Federconsumatori fa un appello al Governo per intensificare le attività di monitoraggio e repressione della contraffazione farmaceutica.
“È necessario adottare misure concrete- dichiarano i vertici dell’ associazione- soprattutto in relazione alle nuove tendenze legate al consumo di farmaci e integratori per il dimagrimento, spesso acquistati da giovani attraverso piattaforme online e social media.
Questi canali, infatti, contribuiscono alla diffusione di prodotti pericolosi tra i più vulnerabili, in particolare tra i minorenni”.
Federconsumatori chiede inoltre una maggiore responsabilità alle piattaforme che permettono la vendita di questi prodotti, affinché vengano adottati controlli più stringenti per garantire la sicurezza dei consumatori.
“La lotta alla contraffazione farmaceutica deve diventare una priorità per la salute pubblica e per la tutela dei diritti dei cittadini”.

Oltre alla repressione, è fondamentale avviare campagne di sensibilizzazione mirate, che informino i cittadini, e in particolare i giovani, sui pericoli legati all’acquisto di farmaci fuori dai canali ufficiali.
L’educazione e la responsabilizzazione del pubblico sono passi necessari per ridurre il rischio di danni alla salute, ma anche per combattere un fenomeno che sta mettendo a dura prova il sistema sanitario.

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