DiaDay. Prorogata fino al 24 novembre la campagna di Federfarma

Federfarma, in una circolare, ha reso noto che la Campagna DiaDay, prevista dal 12 al 18 novembre, è stata prorogata fino a sabato 24 novembre per dare modo alle farmacie che hanno ricevuto i kit in ritardo di partecipare alla iniziativa per un numero congruo di giorni. Inoltre, la Federazione invita tutte le farmacie che hanno aderito all’iniziativa ad effettuare un elevato numero di screening e a fornire ai cittadini consigli e informazioni adeguati agli specifici casi emersi dalla misurazione della glicemia e dai risultati del questionario.

La Campagna è realizzata da Federfarma, con il patrocinio di Fofi, Fnomceo, Amd, Sid, Utifar, Fenagifar, Cittadinanzattiva. Alla fine della Campagna i dati saranno raccolti a cura di Promofarma, società di servizi di Federfarma, saranno elaborati da un board scientifico e resi disponibili alle Istituzioni sanitarie che, sulla base di essi, potranno individuare gli interventi sanitari più opportuni per contrastare la malattia e le sue complicanze, riducendo così i costi per la collettività.

Il 14 novembre si celebra la Giornata mondiale del diabete istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’obiettivo della Giornata è sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul diabete, una malattia grave e diffusa la cui prevalenza, secondo l’OMS, è in continuo aumento.

Nel 2014 era stimata pari al 8,5% della popolazione a livello mondiale, a fronte del 4,7% del 1980. Secondo tali stime, nel mondo si contavano circa 422 milioni di persone affette da diabete mellito, 64 milioni all’interno della Regione europea dell’OMS.
In Italia, in base ai dati ISTAT, nel 2016 si è stimata una prevalenza del diabete noto pari al 5,3% (5,4% negli uomini, 5,2% nelle donne) pari a oltre 3 milioni di persone, con un trend in leggero calo negli ultimi anni, dopo un decennio di crescita costante. La prevalenza aumenta al crescere dell’età fino a un valore di circa il 20% nelle persone con età uguale o superiore a 75 anni.

La prevalenza è mediamente più bassa nelle regioni del nord (4,7 e 4,5%) rispetto a quelle del centro (5,7%), del sud (6,1%) e delle isole (5,8%).

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