Covid-19. Precisazioni di Sanofi sull’utilizzo di idrossiclorochina

Nelle ultime settimane i media hanno parlato molto dell’utilizzo fuori indicazione di idrossiclorochina nella gestione di COVID-19 sulla base di risultati preliminari di studi indipendenti in corso in diversi Paesi.

Per questo motivo, Sanofi, in una nota, ha precisato che ad oggi non esistono dati sufficienti per trarre conclusioni sull’efficacia e la sicurezza clinica di idrossiclorochina nella gestione di COVID-19.

Per quanto riguarda poi la distribuzione del farmaco, l’azienda chiarisce che dall’insorgere dell’emergenza sanitaria Covid-19, è stata registrata una richiesta sempre crescente di idrossiclorochina, difficoltà temporanee nell’approvvigionamento e nella distribuzione a grossisti e farmacie e ritardi nell’evasione degli ordini diretti delle farmacie.

Per fare fronte a tutte le richieste, Sanofi ha invitato i professionisti sanitari e gli operatori a far riferimento al Customer Service specifico per questo prodotto, dedicato alle farmacie e alle strutture ospedaliere.

Infine, il comunicato rammenta che in Italia idrossiclorochina è indicata e registrata come terapia per pazienti affetti da artrite reumatoide e LES (lupus eritematoso sistemico).

Il 17 marzo scorso l’Agenzia Italiana del Farmaco ha espresso parere positivo al suo utilizzo per il trattamento delle infezioni causate dal nuovo coronavirus SARS-CoV2, ne ha autorizzato il rimborso fuori indicazione per il trattamento dei pazienti affetti da COVID-19 inserendolo nell’elenco dei farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale per questo utilizzo.

Il prodotto deve essere dispensato unicamente dalle farmacie ospedaliere che sono tenute a trasmettere tempestivamente ad Aifa i dati relativi ai pazienti trattati con il medicinale secondo le modalità indicate nell’apposita sezione del sito internet dell’Agenzia.

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