Cannabis terapeutica: dalle serre ai banconi delle farmacie

La cannabis terapeutica ‘made in Italy’ comincia il suo viaggio verso i pazienti dalle serre dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. Al momento la capacità produttiva italiana è di 100 kg annui, ma nel 2017 il fabbisogno nel Belpaese ha avuto un’impennata e si lavora per incrementare anche la produzione. Obiettivo: arrivare a quota 300 kg e oltre. Ma è anche in arrivo, “con una distribuzione che potrebbe partire da giugno”, una nuova varietà ad alto contenuto di principio attivo Thc. È quanto ha riferito ad Adnkronos salute il colonnello Antonio Medica, direttore del Farmaceutico militare, intervenuto alla “Prima Conferenza italiana sulla cannabis come possibile farmaco”, promossa dall’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano. “A Firenze si lavora da un lato per cercare di garantire massima disponibilità, qualità e trasparenza del prodotto per i pazienti italiani. Dall’altro, in cantiere ci sono nuovi progetti – annuncia Medica -. Dovremo arrivare a fine anno, con una gara in corso per l’ampliamento delle serre, al primo implemento della produzione per salire a 150 kg annuali. In parallelo si lavora a un’ulteriore gara per raggiungere 300 kg e oltre. C’è anche l’idea di sviluppare un estratto in olio titolato. E sempre in accordo con il ministero della Salute seguiamo l’import di cannabis da importatori diversi dall’Olanda, con annessa attività di controllo per verificare che sia conforme alle specifiche richieste”. “Per il momento – continua Medica – si è conclusa una gara per l’importazione di 100 kg per il 2018, che si sommano al nostro prodotto coltivato in Italia e a quello che arriva dall’Olanda”. “Probabilmente – aggiunge – lanceremo già a breve un’altra gara per un’ulteriore importazione di prodotto necessaria a coprire il fabbisogno 2019. Partiamo per tempo, dato che dobbiamo considerare i tempi di completamento dell’iter amministrativo, per arrivare al più presto ad avere un importatore individuato e selezionato”. “Lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze ha al momento tre serre operative e una sperimentale e – spiega Medica – dovremo allestirne altre due più altri assetti produttivi entro fine anno per arrivare ai 150 kg di produttività annuale che ci siamo prefissi. Presumibilmente a giugno cominceremo a distribuire una nuova varietà, chiamata Fm-1, ad alto contenuto di Thc (14-15%). Abbiamo completato la parte sperimentale ed è pronta la documentazione necessaria per chiedere l’autorizzazione. Servono infatti l’ok dell’Agenzia italiana del farmaco per la qualità e del ministero della Salute per la distribuzione. L’attuale varietà di cannabis terapeutica prodotta in Italia, Fm-2, contiene i principi attivi Thc (tetraidrocannabinolo) e Cbd (cannabidiolo) in un rapporto che è all’incirca 1:1,5. Cioè intorno al 6% Thc e al 9% Cbd”.

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