Aifa. Approvato in regime di rimborsabilità il primo farmaco biologico per l’uveite

A breve sarà disponibile in Italia adalimumab, il primo farmaco biologico per il trattamento dell’uveite, una malattia rara dell’occhio che può causare anche la cecità. Infatti, l’Agenzia italiana del farmaco ha dato il via libera alla nuova molecola in regime di rimborsabilità. Si tratta di un anticorpo monoclonale concepito per riconoscere e legarsi a un messaggero chimico presente nell’organismo, denominato fattore di necrosi tumorale. Bloccando il TNF, adalimumab allevia l’infiammazione e altri sintomi di questa patologia. Il medicinale è indicato nelle forme di uveite non infettive, ma originate da una risposta immunitaria anomala e quando il paziente non risponde o non può assumere i corticosteroidi, che attualmente sono il principale trattamento per la cura della malattia. L’uveite è un’infiammazione dell’uvea, una sottile membrana molto vascolarizzata posta tra la cornea e la sclera, formata da tre parti che si chiamano iride, corpo ciliare e coroide. L’infiammazione dell’uvea può avere svariate cause, tra cui infezioni virali, malattie reumatiche, e traumi. L’uveite può condurre a riduzioni temporanee della vista ma, quando non curata adeguatamente e tempestivamente, anche a danni irreversibili all’occhio. Si tratta di una patologia rara dell’occhio, che può colpire soggetti di ogni età e anche i bambini.

CORRELATI