Medici di famiglia, pediatri di libera scelta e farmacia, uniti per accelerare la ripresa dell’Italia

Coinvolgere medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e farmacia territoriale, con il supporto della sanità privata e l’industria farmaceutica, solo così sarà possibile creare un modello efficace per il nostro Paese, per superare gli intoppi burocratici che rallentano l’Italia insieme al poco confronto costruttivo fra le istituzioni nazionali e regionali. Questo il tema centrale affrontato dai massimi esperti del panorama sanitario italiano, durante il webinar “Fase 2 Covid19: Focus Territorio – Anticipare e gestire il cambiamento”, organizzato da Officina Motore Sanità’ in collaborazione con BioMedia e realizzato grazie alla sponsorizzazione di IPSEN.
Fra i numerosi e autorevoli interventi durante l’incontro virtuale anche quello del Segretario Nazionale di Federfarma Roberto Tobia.
“La terribile esperienza del Covid-19 conferma l’importanza di un servizio sanitario territoriale capillare, basato sulla rete dei medici di medicina generale e su quella delle farmacie, che consenta di spostare l’assistenza sul territorio ogniqualvolta sia possibile, lasciando gli ospedali ai malati con acuzie e mantenendo anziani e fragili a casa, lontano da fonti di contagio”. Spiega Roberto Tobia, “Questo è reso possibile anche grazie all’innovazione tecnologica e alla telemedicina. Si conferma quindi la necessità di un crescente coinvolgimento nell’organizzazione del servizio sanitario della farmacia, istituzione che in queste lunghe settimane di epidemia sta dando un contributo notevole alla tutela della salute della popolazione: informa, rassicura, fa argine a un accesso improprio ai pronto soccorso, permette ai cittadini di avere sotto casa (o anche a domicilio se necessario), senza spostamenti, farmaci solitamente da ritirare nelle strutture pubbliche. Permette anche di accedere comodamente a servizi aggiuntivi di alta valenza sociosanitaria quali telemedicina, appunto, test diagnostici di prima istanza, screening di prevenzione, ecc.”, conclude Tobia.

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