La Fda raccomanda la sospensione temporanea dell’uso del vaccino contro la chikungunya

La Food and Drug Administration e i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi hanno raccomandato la sospensione temporanea dell’uso del vaccino contro la chikungunya Ixchiq di Valneva negli negli adulti di età pari o superiore a 60 anni.

La decisione arriva in seguito a segnalazioni di eventi avversi gravi, inclusi disturbi neurologici e cardiaci, registrati in soggetti tra i 62 e gli 89 anni che avevano ricevuto il vaccino dopo la sua approvazione.

Il provvedimento fa seguito a 17 segnalazioni globali di eventi avversi gravi (SAE) rilevate fino al 7 maggio 2025. Tra questi, sono stati riportati due decessi. La misura cautelativa statunitense riprende quanto deciso pochi giorni prima dall’Agenzia Europea per i Medicinali, che aveva temporaneamente limitato l’uso del vaccino negli over 65, avviando una revisione approfondita.

L’Ema ha sottolineato che la maggior parte dei trial clinici di Ixchiq si era concentrata su soggetti sotto i 65 anni, mentre le complicanze più serie si sono manifestate prevalentemente tra i vaccinati più anziani. In Francia, la sospensione era già stata disposta a fine aprile, dopo tre eventi avversi gravi con ricovero, di cui uno fatale in soggetti ultraottantenni con comorbilità.

Ixchiq è il primo vaccino autorizzato negli Stati Uniti per la prevenzione della chikungunya, infezione virale trasmessa da zanzare che può provocare febbre, artralgie, rash cutaneo e, in rari casi, complicanze severe. Il vaccino contiene una versione viva ma attenuata del virus chikungunya, in grado di stimolare la risposta immunitaria senza causare la malattia.

La chikungunya è una malattia virale con trasmissione all’uomo da zanzare infette (principalmente Aedes a Egypti e Aedes albopictus). La maggior parte delle persone infette dal virus chikungunya sviluppa sintomi entro 3-7 giorni.

I sintomi più comuni della malattia acuta sono febbre e dolori articolari. Altri sintomi possono includere mal di testa, dolori muscolari, gonfiore articolare o eruzione cutanea. La maggior parte dei pazienti guarisce entro una settimana, ma alcuni sviluppano dolori articolari per diversi mesi o più, che possono essere invalidanti.

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