Isotretinoina sistemica per contrastare l’acne grave

L’isotretinoina sistemica (acido 13-cis-retinoico) è l’unica terapia in grado di interferire con tutti i meccanismi considerati patogeneticamente rilevanti nell’acne e in grado di ridurre l’incidenza degli esiti cicatriziali.

Un uso corretto può prevenire l’evoluzione dell’acne in forme più severe e ridurre l’incidenza e la severità degli effetti collaterali.

Approvata per la prima volta come trattamento per l’acne grave dalla Fda statunitense nel 1982, a oggi la sua efficacia non è stata sostituita da altri medicinali e dopo oltre due decenni rimane la terapia clinicamente più efficace, che consente una remissione a lungo termine con un miglioramento significativo in molti pazienti.

È l’unica terapia che influisce su tutti i principali fattori eziologici implicati nell’acne. Influenza la progressione del ciclo cellulare, la differenziazione cellulare, la sopravvivenza cellulare e l’apoptosi.

Il risultato è una significativa riduzione della produzione di sebo, una riduzione della comedogenesi, e ha proprietà antinfiammatorie.

Una dose giornaliera di 0,5–1,0 mg/kg riduce drasticamente l’escrezione di sebo dell’ordine del 90% entro 6 settimane. La maggior parte dei pazienti si libera dall’acne entro di 4-6 mesi di trattamento, a seconda della dose somministrata.

La gravità dell’acne viene classificata sulla base della tipologia e della numerosità delle manifestazioni cliniche.

Considerando che l’acne è una patologia con un polimorfismo clinico, la valutazione della severità è necessariamente soggettiva e deve prendere anche in considerazione la durata delle lesioni, la risposta alle terapie precedenti, la presenza di esiti cicatriziali, la percezione di gravità da parte del paziente in base al suo coinvolgimento psicologico ed emotivo.

Guy Webster, professore di dermatologia presso la Thomas Jefferson University di Filadelfia, ha affermato che nei rari casi in cui l’isotretinoina non funziona, il medico prescrittore dovrebbe considerare la possibilità di aumentare la dose e/o valutare con attenzione l’aderenza dei pazienti alla terapia.

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