CUP nelle parafarmacie. La richiesta di un consigliere regionale in Emilia Romagna

Il consigliere regionale Paolo Trande ha presentato un’interpellanza per estendere il servizio di Centro Unico di Prenotazione (CUP) nelle parafarmacie dell’Emilia Romagna, evidenziando un’importante disparità territoriale.

Attualmente, il servizio CUP è disponibile solo nelle province costiere della regione, lasciando scoperte numerose aree interne.
La Federazione Nazionale Professionale Italiana (FNPI accoglie con favore questa iniziativa, che mira a colmare un gap significativo nell’accessibilità dei servizi sanitari.

“Accogliamo con grande gioia l’intervento sul CUP nelle parafarmacie, del consigliere Trande di AVS – dichiara Davide Gullotta, presidente della FNPI.
Da tempo chiediamo che questi tipo di servizi siano estesi anche nelle parafarmacie in tutta la regione e nel resto del Paese (dove è attivo nelle parafarmacie a macchia di leopardo).
Purtroppo, spesso i farmacisti di parafarmacia sono discriminati anche quando si tratta di fornire un servizio utile al cittadino e ai propri clienti, un servizio, come quello del CUP, che per il SSN costituirebbe un’ulteriore agevolazione.

Per di più nelle poche province dove il servizio di CUP è presente anche nelle parafarmacie spesso non è remunerato o è remunerato in modo inferiore rispetto alle farmacie.

L’intervento del Consigliere Trande – continua Gullotta– ci permette di ribadire ancora una volta come le oltre 5000 parafarmacie sul territorio italiano (dove è sempre presente un farmacista) sono una risorsa da valorizzare ed usare.
Purtroppo quando si parla di libertà e concorrenza in Italia prevalgono non l’interesse della collettività ma quello di corporazioni e gruppi di potere ben radicati, anche su questioni importanti per la salute pubblica.

Ci uniamo al consigliere Paolo Trande – conclude il presidente Gullotta– nell’auspicare che servizi come il Cup o il ritiro dei referti e le tante attività connesse possano essere attivate anche a livello nazionale nelle parafarmacie,
in modo da fornire questi servizi in modo più capillare a tutti i cittadini italiani.

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