Agenzia dell’entrate. Al via il bonus per i registratori di cassa telematici

Potrà essere utilizzato in maniera semplificata il credito d’imposta riconosciuto per l’acquisto o l’adattamento dei registratori di cassa di nuova generazione, utilizzati per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri.

È quanto dispone il Provvedimento del 28 febbraio 2019 del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, che detta tutte le istruzioni per fruire dell’agevolazione in un’ottica di semplificazione degli adempimenti.

Il bonus è stato introdotto per agevolare i contribuenti al passaggio alla nuova procedura di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2020, per tutti gli esercenti attività di commercio al minuto e assimilate e, anticipatamente, dal 1° luglio 2019 per quelli con volume d’affari superiore a 400.000 euro.

Per ogni misuratore fiscale lo Stato offre un contributo pari al 50% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento. Il contributo è valido per le spese sostenute nel 2019 e nel 2020.

Il corrispettivo dovuto per l’acquisto o l’adattamento dei misuratori fiscali deve essere pagato con modalità tracciabile (assegni, bancari e postali, circolari e non, vaglia cambiari e postali, nonché, a titolo esemplificativo, addebito diretto, bonifico bancario o postale, bollettino postale, carte di debito, di credito, prepagate, ovvero altri strumenti di pagamento elettronico disponibili, che consentano anche l’addebito in conto corrente).

Il bonus registratori di cassa viene concesso all’esercente come credito d’imposta, utilizzabile in compensazione tramite modello F24, a partire dalla prima liquidazione periodica dell’Iva successiva al mese in cui è stata registrata la fattura relativa all’acquisto o all’adattamento del misuratore fiscale ed è stato pagato, con modalità tracciabile, il relativo corrispettivo.

Il credito deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi dell’anno d’imposta in cui è stata sostenuta la spesa e nella dichiarazione degli anni d’imposta successivi, fino a quando se ne conclude l’utilizzo.

 

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