Orticaria cronica spontanea. Remibrutinib migliora rapidamente i sintomi della malattia

Secondo i risultati di uno studio di estensione di fase IIb pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology, in oltre la metà dei pazienti con orticaria cronica spontanea il farmaco remibrutinib, un inibitore sperimentale della tirosina chinasi di Bruton (BTK), ha consentito di annullare del tutto l’attività della malattia con buone tollerabilità e sicurezza.

Remibrutinib è un inibitore BTK orale sperimentale altamente selettivo che previene il rilascio di istamina che causa prurito, orticaria/lividi e gonfiore e ha il potenziale per fornire un controllo rapido e prolungato della malattia entro solo 2 settimane dall’inizio del trattamento.

Negli studi di fase II ha dimostrato una rapida insorgenza d’azione e un’efficacia prolungata nei pazienti con malattia da moderata a grave, con un buon profilo di tollerabilità a tutte le dosi studiate.

L’orticaria cronica spontanea è un disturbo cutaneo che dura per almeno 6 settimane e la cui causa sottostante è rappresentata dall’esposizione interna piuttosto che esterna a qualsiasi allergene. Colpisce 40 milioni di persone in tutto il mondo a tutte le età, ma più frequentemente tra i 20 e i 40 anni, in particolare le donne (quasi il doppio rispetto agli uomini).

È caratterizzata da orticaria pruriginosa (pomfi) e/o gonfiore dei tessuti profondi (angioedema), che possono manifestarsi su viso, gola, mani e piedi. I pazienti possono avvertire bruciore e indolenzimento della cute interessata che comportano un impatto rilevante sulla qualità della vita.

La malattia causa un significativo disagio emotivo, con la maggior parte dei pazienti che soffre di privazione del sonno e alti tassi di disturbi mentali, come ansia o depressione.

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