Carabinieri Nas: accertamenti e indagini in tutto il Paese per garantire la sicurezza delle mascherine e dei gel igienizzanti

Continua l’impegno in prima linea dei Carabinieri del Nas per fronteggiare il COVID-19, in particolar modo per individuare e punire coloro che approfittano dell’emergenza per commettere irregolarità commerciali.

Il NAS di Roma, effettuando dei controlli finalizzati a verificare la provenienza di alcuni dei dispositivi per la protezione individuale venduti nella capitale, ha scoperto che 500 mascherine rinvenute presso una farmacia erano state prodotte all’interno di una tipografia, dove sono stati sequestrati altri 1.000 dispositivi per la protezione delle vie respiratorie, tutti posti in commercio senza rispettare i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa vigente.

In un altro caso, invece, il Nas romano ha scoperto che le 100 mascherine vendute presso una farmacia provenivano da una società all’ingrosso per il commercio di abbigliamento e accessori alla moda, che non aveva esitato a falsificare alcune delle sue certificazioni.

Nel corso delle indagini i Carabinieri, con la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane, hanno bloccato la distribuzione di altre 40.000 mascherine del medesimo lotto, che rischiavano di essere poste in commercio grazie a un test di conformità fasullo.

La ricerca di mascherine e di gel igienizzanti irregolari, nel frattempo, continua anche nel resto del Paese. In tale ambito il Nas di Padova ha sequestrato 4.650 dispositivi per la protezione delle vie respiratorie e 3.334 confezioni di gel disinfettanti, mentre il NAS di Bari ha bloccato il commercio di 99 articoli per l’igienizzazione delle mani.

I provvedimenti sono stati adottati in quanto i prodotti presentavano delle irregolarità amministrative che non permettevano di garantirne la sicurezza o l’efficacia.

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