La FDA approva Remdesivir anche fuori dagli ospedali

La Food and Drug Administration ha esteso l’utilizzo del farmaco antivirale Veklury (Remdesivir), anche ai pazienti Covid-19 non ospedalizzati ma ad alto rischio.
La notizia è stata diffusa nelle scorse ore dalla stessa Agenzia americana del farmaco e dall’azienda produttrice Gilead Sciences. In precedenza, l’uso di Veklury era limitato ai pazienti che richiedevano il ricovero in ospedale.
“Sulla scia della recente autorizzazione della FDA di due farmaci antivirali orali, le azioni odierne rafforzano l’arsenale di terapie per curare il COVID-19 e rispondere all’impennata della variante omicron”, ha affermato Patrizia Cavazzoni, MD, direttore del Center for FDA della FDA Valutazione e ricerca sui farmaci. “Le azioni di oggi forniscono agli adulti e ai pazienti pediatrici, con COVID-19 da lieve a moderato che sono ad alto rischio di COVID-19 grave, un’opzione di trattamento che potrebbero ricevere al di fuori di un tradizionale ambiente ospedaliero ospedaliero, anche presso strutture infermieristiche qualificate, strutture sanitarie domiciliari e strutture ambulatoriali come centri di infusione”.

Remdesivir nel 2020 è stato il primo medicinale approvato dalla FDA per il trattamento del COVID-19, in pazienti a rischio con un’età pari o superiore ai 12 anni e ricoverati in ospedale . “Oggi – come fa sapere la stessa azienda Gilead- più della metà dei pazienti ospedalizzati con COVID-19 negli Stati Uniti sono trattati con Veklury.

La FDA ribadisce che il farmaco non sostituisce la vaccinazione negli individui per i quali è raccomandata la vaccinazione COVID-19 e una dose di richiamo. La FDA ha approvato un vaccino e ne ha autorizzato altri per prevenire il COVID-19 e i gravi esiti clinici associati al COVID-19,
inclusi il ricovero e la morte. La FDA esorta il pubblico a vaccinarsi e a ricevere un richiamo se idoneo.

Seppur la notizia abbia fatto piacere agli operatori del settore poiché potrebbe aiutare a liberare gli ospedali, resta il fatto che Remdesivir viene somministrato per via endovenosa.
Un trattamento della durata di tre giorni consecutivi che risulta poco agevole per un malato in isolamento nella propria abitazione.

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