Infarto miocardico acuto. Proprietà cardioprotettive uniche da un vecchio farmaco, il metoprololo
Uno studio condotto da un team di scienziati spagnoli del Centro Nacional de Investigaciones Cardiovasculares, della Fundación Jiménez Díaz University Hospital e del Cardiovascular Disease Research Network ha dimostrato che il metoprololo, un vecchio farmaco della classe dei beta-bloccanti in uso da oltre 40 anni, ha proprietà cardioprotettive uniche.
Lo studio, eseguito in sofisticati modelli murini sperimentali, dimostra che l’effetto cardioprotettivo del metoprololo durante un attacco di cuore non è condiviso da altri beta-bloccanti comunemente somministrati per via endovenosa, come l’atenololo e il propranololo.
I ricercatori hanno anche valutato gli effetti di diversi beta-bloccanti in altri modelli di malattia infiammatoria, come il danno polmonare e la peritonite. In tutti i modelli esaminati, il metoprololo è stato l’unico beta-bloccante in grado di limitare il danno d’organo inflitto dai neutrofili iperattivi.
“Lo studio presenta importanti risultati che aggiornano e perfezionano la farmacoterapia cardiovascolare e sottolineano quanto sia importante non dare per scontato che i farmaci della stessa classe abbiano attività e indicazioni cliniche identiche”, ha detto il farmacista Agustín Clemente, dottorando al CNIC e primo autore della ricerca.
“Inaspettatamente, abbiamo scoperto che, nonostante le loro strutture chimiche correlate, ogni farmaco interagisce con i recettori adrenergici beta-1 in modo diverso. Questo si traduce in un cambiamento strutturale distinto nel recettore di ogni farmaco, che nel caso del metoprololo induce una specifica cascata molecolare e un effetto cellulare concreto e unico”, ha commentato il Dr Eduardo Oliver, farmacologo del CNIC e del CIBERCV.
“A differenza di altri beta-bloccanti, il metoprololo innesca un cambiamento nella struttura intracellulare del recettore adrenergico beta-1, aprendolo in modo che possa interagire con altre proteine vicine che mediano l’effetto unico del metoprololo sull’attività dei neutrofili”, ha conclusoo Oliver.
Il metoprololo è un farmaco betabloccante. Il suo funzionamento si basa sul rilassamento dei vasi sanguigni e sulla riduzione della frequenza cardiaca. I risultati finali sono un miglioramento del flusso del sangue e una riduzione della pressione.