Farmacia dei Servizi: il TAR Lazio conferma la legittimità della telemedicina in farmacia

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha respinto il ricorso di 35 strutture ambulatoriali che contestavano la delibera regionale sulla Farmacia dei Servizi, confermando la piena legittimità dell’erogazione di prestazioni di telemedicina nelle farmacie del Lazio.
Con la sentenza n. 8410/2025, il TAR ha stabilito che le farmacie possono legittimamente erogare servizi di telemedicina come elettrocardiogrammi, holter cardiaco e holter pressorio, nell’ambito della sperimentazione avviata dalla Regione Lazio.
La decisione rappresenta un importante riconoscimento del ruolo delle farmacie come presidi di prossimità del Servizio Sanitario Nazionale.
I laboratori diagnostici ricorrenti avevano sollevato diverse obiezioni, sostenendo che la Regione avesse violato le norme sull’accreditamento sanitario e creato una disparità di trattamento rispetto alle strutture ambulatoriali.
Inoltre, contestavano l’assenza di verifiche preventive sui requisiti delle farmacie e la mancanza di alcuni passaggi autorizzativi ministeriali.
Il TAR ha respinto tutte queste censure, chiarendo un punto fondamentale: le farmacie hanno un regime giuridico proprio, completamente diverso da quello delle strutture ambulatoriali.
Non si tratta di un’equiparazione tra soggetti diversi, ma di due sistemi distinti che operano secondo regole specifiche.

La sentenza chiarisce in modo inequivocabile cosa fa il farmacista nell’ambito di questi servizi. Il professionista applica i dispositivi medici al paziente, seguendo procedure precise e standardizzate, e invia i dati raccolti al provider che effettuerà la refertazione.
Il farmacista non effettua diagnosi né referta gli esami. Queste attività rimangono di esclusiva competenza dei medici accreditati con il SSN, che operano presso strutture sanitarie autorizzate o sono convenzionati come medici di medicina generale, pediatri o specialisti ambulatoriali.

Il TAR ha sottolineato come la normativa sulla Farmacia dei Servizi sia estremamente dettagliata e articolata.
Si parte dalla legge n. 69 del 2009 e dal decreto legislativo n. 153 del 2009, per arrivare ai decreti ministeriali attuativi del 2010 e alle Linee di Indirizzo del 2019, fino alla nuova Convenzione farmaceutica del 2025.
Le farmacie devono rispettare requisiti stringenti: orari di apertura garantiti, turni di continuità assistenziale, ispezioni periodiche delle autorità sanitarie, formazione specifica per i nuovi servizi.
Si tratta di obblighi che rappresentano oneri significativi ma che garantiscono la qualità e l’affidabilità del servizio offerto.

I giudici hanno escluso categoricamente che l’erogazione di questi servizi nelle farmacie comporti rischi per la salute dei pazienti.
I dispositivi medici utilizzati rispettano tutte le normative europee, i farmacisti ricevono formazione specifica e la refertazione è sempre affidata a medici competenti.
Il sistema prevede controlli rigorosi e l’utilizzo di apparecchiature certificate, con procedure dettagliate per ogni tipologia di esame.

La sentenza riconosce un elemento fondamentale: la presenza capillare delle farmacie sul territorio rappresenta un valore aggiunto per il sistema sanitario.
Attraverso la telemedicina, questi servizi diventano accessibili anche in zone disagiate o rurali, dove l’apertura di ambulatori specialistici sarebbe economicamente insostenibile.
L’obiettivo è chiaro: ridurre i tempi di attesa per prestazioni diagnostiche di base, decongestionare le strutture sanitarie e facilitare l’accesso dei cittadini a servizi essenziali.

Come abbiamo già scritto su questa testata, la bozza della Legge di Bilancio 2026, prevede la stabilizzazione definitiva della Farmacia dei Servizi all’interno del SSN, riconoscendo formalmente le farmacie come strutture eroganti prestazioni sanitarie e socio-sanitarie.
La sentenza del TAR Lazio rappresenta quindi non solo una vittoria processuale, ma la conferma di un percorso di evoluzione della farmacia che, da semplice punto di distribuzione del farmaco, diventa presidio sanitario integrato nel sistema di assistenza territoriale.

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