Contratto farmacisti in stallo: Federfarma offre 120 euro di aumento, sindacati ne chiedono 360

Si è arenata la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale dei Dipendenti di Farmacia Privata.
Nell’incontro dello scorso 13 maggio, i sindacati hanno dichiarato l’interruzione dei colloqui a causa della significativa distanza tra le richieste economiche: 360 euro lordi di aumento richiesti dalle rappresentanze dei lavoratori contro i 120 euro lordi proposti da Federfarma.
L’associazione dei titolari di farmacia ha espresso rammarico per questa decisione, sottolineando come consideri il CCNL  “uno strumento fondamentale per valorizzare la professionalità dei collaboratori delle farmacie e, al tempo stesso, garantire l’efficienza e la sostenibilità della farmacia come presidio sanitario di prossimità, ma anche come impresa“.

Federfarma ricorda che già con il precedente rinnovo contrattuale erano stati riconosciuti ai dipendenti, oltre all’aumento salariale, importanti benefici come l’assistenza sanitaria integrativa (con contributo economico versato dal datore di lavoro), la previdenza complementare e prestazioni aggiuntive erogate dall’Ente Bilaterale, tra cui contributi per l’assistenza a familiari non autosufficienti e per la frequenza dell’asilo nido da parte dei figli.

Nonostante lo stallo sugli aumenti salariali, Federfarma ha presentato un pacchetto di proposte che include diversi vantaggi sia economici che professionali:

  • Rimodulazione dell’attuale declaratoria del livello Q2 per un maggiore riconoscimento professionale ai farmacisti collaboratori
  • Introduzione di un nuovo livello intermedio tra Q1 e Q2 per farmacisti con ulteriori responsabilità
  • Inserimento di nuove figure professionali amministrative per alleggerire i compiti dei farmacisti
  • Impulso alla contrattazione integrativa regionale o aziendale per l’erogazione di premi di produzione a tassazione ridotta
  • Riconoscimento di prestazioni di welfare
  • Aumento della maggiorazione salariale per il lavoro supplementare dei dipendenti part-time
  • Integrazione al 100% del trattamento durante il congedo di maternità
  • Definizione di un monte ore per la formazione ECM in orario di lavoro
  • Precisa definizione degli orari diurni e notturni per le maggiorazioni retributive
  • Incremento del periodo di mantenimento del posto per dipendenti che utilizzano terapie salvavita
  • Introduzione di un congedo per le vittime di violenza di genere

La posizione di Federfarma
L’associazione sottolinea come sia “essenziale che le condizioni economiche e normative stabilite dal CCNL siano sostenibili per tutte le farmacie“, considerando la diversità della rete, composta da farmacie grandi e piccole, rurali e urbane.
Al contempo, Federfarma riconosce l’importanza di valorizzare “in modo adeguato il lavoro e la professionalità dei dipendenti“, tenendo conto “dell’impegno e della disponibilità di ciascun dipendente a dare il proprio contributo per rendere il servizio offerto dalle farmacie sempre più moderno e vicino alle esigenze dei cittadini”.
Federfarma ha confermato la propria disponibilità “al confronto costruttivo con i Sindacati per giungere in tempi brevi a un rinnovo del CCNL che tenga conto delle esigenze di entrambe le parti, dipendenti e datori di lavoro“, con l’obiettivo di rendere il lavoro in farmacia “più efficiente ed efficace, ma anche in linea con le legittime aspettative dei dipendenti di vedere riconosciuta la propria professionalità“.

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