A Ravenna i ‘No Vax’ prendono di mira una farmacia
“I vax uccidono” e “Farmacia nazista”. È la scritta apparsa davanti alla storica farmacia Boattini in via Ravegnana, a Coccolia, una frazione di Ravenna, a pochi metri dal confine del comune di Forlì.
E poi ancora “Libertà e Diritti” e la citazione dell’Art. 32 della Costituzione. L’articolo recita espressamente: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”. Probabilmente gli autori del gesto lo hanno interpretato in maniera del tutto arbitraria.
“Sin dall’inizio della Pandemia – dichiara Cesare Boattini titolare dell’omonima farmacia- siamo stati affianco ai cittadini, mettendo a rischio anche la nostra salute. Non ci sto ad essere definito ‘nazista’- continua Boattini– , rimane l’amaro in bocca, ma non ci fermeremo. Andremo avanti con il nostro lavoro, con l’impegno di sempre e continueremo a fornire i nostri servizi in questo difficile momento storico”.
La matrice “No Vax” è piuttosto evidente ma saranno le indagini dei carabinieri a dare un nome ai responsabili. Un episodio sconcertante che si aggiunge a quelli di San Pietro in Vincoli e a quello di via Punta di Ferro in provincia di Forlì.
Esprime solidarietà e vicinanza al collega il presidente di Federfarma Marco Cossolo, che aggiunge “Purtroppo avevamo già dei sentori e abbiamo provveduto ad inviare una segnalazione al ministro dell’Interno Lamorgese. Temiamo il verificarsi di altri simili episodi, pertanto aumenteremo l’attenzione e metteremo in sicurezza la zona, cercando di prevenire gesti di questo tipo”.
Sulla stessa linea l’intervento di Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani. “È inaudito e molto grave che simili attacchi siano rivolti ai farmacisti che operano nelle farmacie del territorio. Essi non hanno mai smesso di prodigarsi per rispondere alle richieste dei cittadini, garantendo assistenza e supporto a chiunque varca la soglia di tali presidi, ispirando la propria attività ai criteri ed alle linee guida dell’evidenza scientifica. Il Presidente della Federazione ha immediatamente rappresentato al Ministro della Salute, Roberto Speranza, e alla Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, la propria preoccupazione, chiedendo che venga impedito il ripetersi di questi gesti”.
Christian Petrelli