Quando il fisco incontra la farmacia: un dialogo necessario a PharmEvolution 2025
Il rapporto tra farmacie e fisco si fa sempre più complesso. Tra nuove normative IVA, indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) che sembrano non tenere il passo con l’evoluzione del settore, e modelli organizzativi in continua trasformazione, i farmacisti si trovano a navigare in acque spesso poco chiare. È proprio per fare luce su queste criticità che torna anche quest’anno il tradizionale appuntamento con il Focus con i commercialisti di PharmEvolution.
La convention della farmaceutica, in programma dal 10 al 12 ottobre presso il centro SiciliaFiera di Misterbianco-Catania, aprirà i battenti venerdì 10 alle ore 17 con un titolo che già dice tutto: “Farmacie e Fisco: un anno vissuto quasi pericolosamente“.
Non si tratta di un’esagerazione. L’applicazione dell’IVA sulla nuova remunerazione e le ben note criticità dell’ultimo ISA DM04U per le farmacie hanno infatti creato non poche tensioni, tanto da rendere necessario un confronto diretto tra Federfarma e Agenzia delle Entrate – un dialogo ancora in corso e dai contorni non sempre definiti.
Al centro del Focus non ci saranno solo questioni tecniche e cavilli fiscali. Gli esperti affronteranno anche un tema delicato: la crescente diffusione della gestione societaria delle farmacie.
Un modello organizzativo che, pur rappresentando spesso una necessità economica, rischia di mettere in secondo piano quello che rimane il cuore pulsante di ogni farmacia: il rapporto umano con la comunità.
“Come nelle precedenti edizioni, abbiamo affidato a un collaudato pool di commercialisti ed esperti di settore l’apertura dei lavori scientifici di PharmEvolution“, spiega Gioacchino Nicolosi, presidente di Federfarma Sicilia e ideatore dell’evento.
“Quest’anno il focus non sarà solo l’occasione per un confronto sui temi fiscali, ma fornirà le coordinate per un approccio aggiornato su alcune problematiche tuttora in fase di chiarimento”.
Nicolosi tocca un punto cruciale: le farmacie oggi si trovano strette tra l’esigenza di adottare nuovi modelli organizzativi che evidenziano la necessità di fare rete e la volontà di continuare a offrire un servizio sempre più vicino al cittadino, rispondente alle reali esigenze di salute della popolazione.
Tra gli interventi più attesi c’è quello del commercialista Giampiero Brunello, che metterà il dito nella piaga dell’ISA. I punteggi assegnati alle farmacie dall’indice per il periodo di imposta 2024 mostrano infatti evidenti distorsioni.
“Distorsioni dovute al mancato adeguamento dei modelli organizzativi”, anticipa Brunello. “Gli stessi non colgono come il settore, sin dagli anni 2020 e 2021, nel periodo più critico della pandemia, abbia acquisito nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale un ruolo sempre più significativo di presidio sul territorio, implementando soprattutto la gamma dei servizi erogati”.
In altre parole, mentre le farmacie si trasformavano in veri e propri presidi sanitari territoriali – pensiamo ai tamponi, ai vaccini, ai servizi di telemedicina – gli strumenti di valutazione fiscale rimanevano ancorati a una visione ormai superata del settore.
Il tavolo dei relatori promette di essere di alto livello: accanto a Brunello, già presidente del Sose, ci saranno Luigi Magistro, ex direttore centrale accertamento presso l’Agenzia delle Entrate, e Franco Falorni, docente a contratto all’Università di Pisa.
A coordinare i lavori sarà Luigi Coltellacci, responsabile del settore fiscale di Federfarma.
L’obiettivo è ambizioso ma necessario: offrire ai farmacisti e ai loro consulenti non solo una fotografia delle criticità attuali, ma soprattutto gli strumenti per affrontare un futuro in cui il ruolo della farmacia continua a evolversi, richiedendo nuove competenze e nuove strategie.
Un appuntamento, insomma, per chi vuole capire come muoversi in un panorama fiscale in continua evoluzione, senza perdere di vista quella dimensione umana e di servizio che resta il DNA della farmacia italiana.