Leucemia linfatica cronica. Aifa approva rimborsabilità di brutinib
L’Agenzia italiana del farmaco ha approvato la rimborsabilità di brutinib, primo inibitore della tirosin chinasi di Bruton (Btk), per una nuova indicazione terapeutica.
In particolare, il farmaco è ora disponibile anche in combinazione con venetoclax, inibitore di Bcl-2, come nuovo trattamento per pazienti adulti con leucemia linfatica cronica (Llc) precedentemente non trattata.
L’efficacia di questa combinazione deriva dal meccanismo d’azione delle molecole che la compongono. Da un lato, ibrutinib blocca la Btk, una proteina che invia ai linfociti B “segnali” fondamentali per la maturazione e la produzione di anticorpi, alla base della proliferazione e della migrazione delle cellule tumorali in numerose neoplasie delle cellule B.
Dall’altro, venetoclax è un potente inibitore selettivo del linfoma a cellule B (B-cell lymphoma, Bcl)-2, una proteina anti-apoptotica che risulta sovraespressa nelle cellule di Lcc, dove è responsabile della sopravvivenza delle cellule tumorali ed è stata associata a resistenza ai chemioterapici.
La leucemia linfatica cronica è la forma di leucemia più frequente tra gli adulti nei paesi occidentali e rappresenta il 30% di tutte le forme di leucemia, che oggi colpiscono complessivamente 85.000 italiani. In Italia le stime parlano ogni anno di circa 1.600 nuovi casi tra gli uomini e 1.150 tra le donne. Si tratta di una malattia prevalentemente tipica nell’anziano, tuttavia, il 15 per cento dei casi viene diagnosticato prima dei 60 anni.