Tampon tax. Le farmacie Lloyds la eliminano anche per il 2022
Sarebbe una battaglia di grande civiltà, una chiara dimostrazione di maturità politica da parte di chi dovrebbe guidare il Paese nell’interesse dei suoi cittadini: l’abolizione dell’IVA sugli assorbenti femminili.
Se ne parla da anni e tendenzialmente sono tutti d’accordo ma ad oggi nessuna azione concreta in Parlamento stabilisce un prezzo equo degli assorbenti femminili il cui prezzo è gravato da un’imposta troppo alta e ingiusta.
L’IVA attualmente applicata è del 10%, equiparando così una necessità a un bene di lusso, tassato con la stessa aliquota.
Non c’è ancora una legge in grado di sanare del tutto una situazione di ‘discriminazione fiscale di genere’.
Un primo passo in avanti è arrivato, con l’approvazione da parte del Governo di una riduzione dal precedente 22% – la massima aliquota possibile – al 10% per il 2022.
L’affermazione di un diritto sacrosanto che paradossalmente non trova una sponda amica neanche in tante agguerrite parlamentari, di maggioranza e opposizione, che probabilmente dall’alto dei loro corposi stipendi, non badano troppo al prezzo degli assorbenti.
Così se l’argomento non sposa pienamente la sensibilità dei governanti, ci pensano i privati, come spesso accade in Italia, a fare il primo passo e a dare il buon esempio.
Le farmacie Lloyds italiane hanno rinnovato, anche per tutto il 2022, l’azzeramento dell’aliquota IVA sugli assorbenti femminili su oltre 40 tipologie di prodotto.
“Confermiamo che parliamo di un bene a pieno titolo definibile come primario, che non aveva alcun senso equiparare alla tassazione di quelli di lusso.”
È il commento di Domenico Laporta, Amministratore Delegato LloydsFarmacia “Come LloydsFarmacia, l’abbiamo ritenuta a suo tempo una scelta doverosa e urgente, perché le scelte inclusive e di eguaglianza ci appartengono, fanno parte della nostra identità e del nostro operare quotidiano. Siamo quindi particolarmente soddisfatti di confermare anche per tutto il 2022 questa iniziativa, con l’auspicio che possa essere un ulteriore segnale, verso un prossimo, nuovo provvedimento nazionale, ancora più coraggioso”.
Lodevole e apprezzabile, seppur dopo un anno dalla presentazione della proposta di alcuni Consiglieri comunali, anche l’iniziativa delle farmacie ternane proprio in merito all’equità di genere. Nelle scorse settimane la seconda commissione del municipio locale ha approvato all’unanimità l’atto d’indirizzo relativo all’abolizione della tampon tax in tutte le farmacie, al momento partendo da quelle comunali. Non è ancora una rivoluzione ma è un piccolo passo nella giusta direzione.
Christian Petrelli