Schizofrenia. Evidente miglioramento con paliperidone a rilascio prolungato
Secondo i risultati di un recente studio pubblicato sul “Journal of Clinical Psychiatry”, l’uso di paliperidone iniettabile a rilascio prolungato (LAI, long-acting injectabile) è stato associato a un significativo miglioramento degli esiti clinici e funzionali negli individui con schizofrenia, in particolar modo nei soggetti con più breve durata di malattia.
Gli scienziati hanno confrontato i miglioramenti dopo l’avvio del trattamento nei pazienti con durata della malattia inferiore a 3 anni, in quelli con durata di malattia di più di 3 anni ma più breve di 10 anni e, infine, in quelli con durata di malattia superiore a 10 anni.
I risultati hanno mostrato una differenza significativa tra i tre gruppi di malattia per dosi totali di olanzapina-equivalenti e la proporzione di monoterapia LAI durante la visita finale.
Le variazioni del punteggio CGI-S erano significativamente diverse a seconda della durata della malattia: gli individui con una durata di malattia inferiore a 3 anni hanno mostrato il miglioramento più evidente. I punteggi PSP sono risultati significativamente migliorati in tutti e tre i gruppi.
I risultati ottenuti, inoltre, hanno dimostrato che la somministrazione di antipsicotici LAI può essere presa in considerazione nelle fasi precedenti della schizofrenia per ottenere esiti migliori.
Secondo l’Oms, gli schizofrenici in Europa sono oltre tre milioni e 700mila, e di queste, 427mila solo in Italia, al quarto posto tra i paesi europei dopo Germania, Francia e Regno Unito.
La schizofrenia si manifesta con sintomi che spaziano dalle allucinazioni, ai deliri, a discorsi e comportamenti disorganizzati, all’apatia, alla mancanza di motivazione e fino ai deficit cognitivi.