Vaccino anti covid-19. Di Lorenzo: da fine settembre qualunque momento è buono
“Continuiamo a lavorare con cauto ottimismo. In attesa fiduciosa che, entro un tempo abbastanza contenuto, si possa registrare un risultato positivo sul vaccino anti Covid-19 frutto di un’alleanza tra l’università britannica di Oxford, la divisione Advent dell’Irbm di Pomezia e il colosso farmaceutico anglosvedese AstraZeneca”.
È quanto ha dichiarato Piero Di Lorenzo, amministratore delegato e presidente Irbm, dopo che l’Unione europea ha firmato con AstraZeneca il primo contratto per l’acquisto del futuro prodotto-scudo.
Nelle scorse settimane, infatti, la Commissione europea a siglato un accordo con AstraZeneca che permetterà di acquistare il vaccino contro la COVID-19 per tutti gli Stati membri dell’UE, oltre che di donarlo ai paesi a reddito medio-basso o ridistribuirlo ad altri paesi europei.
Grazie al contratto tutti gli Stati membri potranno acquistare 300 milioni di dosi del vaccino prodotto da AstraZeneca, con un’opzione per l’acquisto di ulteriori 100 milioni di dosi da distribuire in proporzione alla popolazione.
La decisione di finanziare il vaccino proposto da AstraZeneca si basa, tra l’altro, su un rigoroso approccio scientifico e sulla tecnologia utilizzata (il vaccino ChAdOx1 impiega un adenovirus ricombinante non replicativo degli scimpanzé), sulla rapidità di consegna su scala, sui costi, sulla condivisione del rischio, sulla responsabilità e sulle capacità produttive atte all’approvvigionamento dell’intera UE.
“Come ha detto il presidente di AstraZeneca- continua Di Lorenzo – dalla fine di settembre qualunque momento è buono per centrare l’obiettivo”.
“Per quanto ci riguarda – aggiunge il presidente e Ad di Irbm – continuiamo a fare il nostro lavoro che è quello della messa a punto delle dosi sperimentali.
“Incrociamo le dita e allo stato – conclude – siamo con cauto ottimismo in fiduciosa attesa del risultato finale. Siamo alla fase finale della fase III, l’ultima dell’iter di sperimentazione clinica”.