Studio Nomisma. L’Italia è tra i primi produttori di farmaci dell’Unione Europea
L’ultimo aggiornamento dello studio Nomisma “Industria 2030”, presentato a Roma durante il convegno “Il ruolo sociale dell’Industria Farmaceutica Italiana”, ha evidenziato che l’Italia è il 1° produttore dell’Unione Europea nel settore farmaceutico.
L’export nella prima metà dell’anno, si legge nel rapporto Nomisma, è stato di 16 miliardi di euro, con una crescita del 28% rispetto allo stesso periodo del 2018. Con questo trend a fine anno si raggiungeranno i 33,1 miliardi, con un avanzo commerciale di quasi 4 miliardi di euro.
L’Italia, hanno sottolineato gli esperti, è tra i primi produttori di farmaci dell’Unione Europea insieme alla Germania, con oltre 31 miliardi di euro di produzione.
“Accanto alle multinazionali le Fab13 hanno avuto un ruolo fondamentale – ha sottolineato Alberto Chiesi, presidente dell’omonimo gruppo farmaceutico – hanno dimostrato che l’Italia può competere nel mercato, come si vede dai dati per il 2018, 12 miliardi di euro di ricavi, di cui il 70% dovuto all’export, 43mila persone impiegate, e un miliardo investito in ricerca e sviluppo”.
La farmaceutica è uno degli asset più importanti nell’ economia italiana e presidia molto bene i mercati internazionali.