Sla. Aifa allarga accesso al farmaco edaravone

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha deciso di rinnovare l’autorizzazione alla somministrazione in Italia dell’edaravone, il farmaco in grado di rallentare moderatamente la degenerazione motoria causata dalla SLA e, su richiesta della commissione medico-scientifica dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, ha modificato il criterio di accesso al medicinale con l’obiettivo di raggiungere un numero più ampio di pazienti. Fino ad oggi il farmaco era somministrato a persone con SLA a cui la malattia era stata diagnosticata da non oltre 2 anni e con caratteristiche cliniche idonee (una disabilità moderata e una buona funzionalità respiratoria). D’ora in avanti il farmaco, previa valutazione del neurologo che segue il paziente, potrà essere somministrato anche a persone che hanno avuto la diagnosi da più di 2 anni, purchè presentino le stesse caratteristiche cliniche indicate. A quasi un anno dall’introduzione dell’edaravone in Italia, Aifa, accogliendo una richiesta della commissione medico-scientifica di AISLA, ha stabilito che la somministrazione, che prevede infusioni endovena giornaliere per due settimane consecutive con intervalli di due settimane tra un ciclo di infusioni e l’altro, potrà avvenire d’ora in avanti a domicilio dei pazienti ad eccezione del primo ciclo di somministrazione che dovrà essere eseguito obbligatoriamente dagli ospedali e dalle strutture specializzate. “È un risultato importante per le persone con SLA a cui è riconosciuto il diritto di accedere ai farmaci più promettenti e di essere assistite a casa – ha commentato Massimo Mauro, presidente di AISLA -. Siamo grati ad Aifa che, dopo aver accolto nel 2017 la nostra richiesta di portare il farmaco in Italia, ha ascoltato ancora una volta i bisogni dei malati e ha allargato la platea di pazienti che possono beneficiare del farmaco”. L’ Agenzia italiana del farmaco, nel 2017, ha inserito l’edaravone nell’elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale, ai sensi della Legge 23 dicembre 1996, n. 648, per il trattamento della Sclerosi Laterale Amiotrofica. Si tratta di farmaci già in commercio in altri Stati ma non sul territorio nazionale.

CORRELATI