SIF ed EGUALIA insieme per la cultura del farmaco e la sostenibilità del SSN

La Società Italiana di Farmacologia e EGUALIA hanno siglato il 7 ottobre a Roma un protocollo d’intesa che segna un cambio di passo nel rapporto tra mondo accademico e industria farmaceutica.
L’accordo, firmato dal Presidente SIF Armando Genazzani e dal Presidente EGUALIA Stefano Collatina, punta a rafforzare la formazione farmacologica in Italia con un modello che mette al centro qualità, innovazione e sostenibilità del sistema sanitario.
Formazione universitaria e nuovi strumenti digitali
Il cuore dell’intesa riguarda percorsi formativi destinati agli studenti universitari per approfondire farmacologia generale, discipline regolatorie e farmacoeconomia.
Le attività saranno coordinate da SIF Education, sotto la guida del past president Giuseppe Cirino, con il sostegno di EGUALIA per un arco biennale rinnovabile.
La collaborazione prevede incontri accademici, confronti scientifici e la produzione di contenuti digitali innovativi come podcast, video e materiali didattici, per rendere la formazione accessibile e moderna.

Per i farmacisti, professionisti in prima linea nel counseling al paziente, questo accordo rappresenta un’opportunità importante.
Come sottolineato da Genazzani, l’obiettivo è formare professionisti con un approccio più consapevole all’uso dei farmaci, attento ai temi dell’accesso e della sostenibilità.
Collatina ha evidenziato il ruolo cruciale dei farmacologi nello spiegare il funzionamento dei medicinali, condividendo dati e indicazioni per ottimizzarne l’uso.
Per i farmacisti significa poter contare su una classe medica più preparata e su un dialogo interprofessionale più solido.
Informazione corretta e sostenibilità
L’accordo arriva mentre il settore dei farmaci equivalenti e biosimilari affronta crescenti pressioni economiche.
L’intesa riconosce che qualità clinica e sostenibilità economica non sono obiettivi contrapposti, garantendo ai cittadini informazioni corrette, indipendenti e chiare sui benefici e rischi dei farmaci.
Il protocollo, valido fino al 31 dicembre 2026, rappresenta un modello di collaborazione strutturata tra comunità scientifica e industria, perfettamente coerente con il ruolo evoluto che la farmacia sta assumendo nel sistema sanitario territoriale.

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