Rinosinusite cronica. Tezepelumab riduce in maniera significativa i polipi nasali e la congestione nasale
I risultati positivi dello studio di Fase III WAYPOINT in pazienti con rinosinusite cronica con poliposi nasale (CRSwNP) severa non controllata hanno dimostrato che tezepelumab riduce in maniera statisticamente significativa e clinicamente rilevante la dimensione dei polipi nasali e riduce la congestione nasale rispetto al placebo.
I partecipanti arruolati nello studio manifestavano sintomi nonostante fossero trattati con la terapia standard (corticosteroidi intranasali [INCS]).
Tezepelumab è attualmente approvato per il trattamento dell’asma grave negli Stati Uniti, nell’Unione Europea in Giappone e in circa 60 Paesi a livello globale. Ha ricevuto l’approvazione per la somministrazione mediante siringa pre-riempita monouso e dispositivo auto-iniettore per l’auto-somministrazione negli Stati Uniti e in Europa.
Tezepelumab è il primo esponente di una nuova categoria di possibili agenti farmacologici anti-asma, avente come bersaglio la linfopoietina timica stromale (TSLP), una proteina della famiglia delle citochine alla quale viene riconosciuto un importante ruolo nella maturazione delle cellule T.
Si tratta di un anticorpo monoclonale umanizzato allestito allo scopo di legarsi in modo specifico alla TSLP umana, prevenendone l’interazione con il suo complesso recettoriale.
Il blocco di TSLP ottenuto con tezepelumab sarebbe in grado di prevenire il rilascio di citochine pro-inflammatorie da parte delle cellule del sistema immunitario “marcate” dalla presenza di TSLP.