Oltre 200 farmaci di uso comune possono causare la depressione
Un’indagine condotta dall’ Università dell’Illinois ha rilevato che sono circa 200 i farmaci d’uso comune (dalla pillola anticoncezionale agli antiacidi, fino ad antidolorifici e ai farmaci per la pressione e per il cuore) che hanno la depressione tra gli effetti collaterali. In particolare, gli studiosi hanno constatato che circa il 15% degli adulti che ha usato contemporaneamente tre o più di questi farmaci ha avuto casi di depressione durante la loro assunzione. Il dato è del 7% per chi ne ha usato solo uno e del 9% per chi ne ha assunti due. I ricercatori hanno sottolineato come sia necessaria una maggiore consapevolezza della depressione come un potenziale effetto collaterale ancora più presente. Inoltre, gli studiosi hanno scoperto che l’uso di qualsiasi farmaco su prescrizione con un potenziale effetto collaterale negativo di depressione è aumentato dal 35% nel periodo 2005-2006 al 38% nel periodo 2013-2014. L’uso di antiacidi con potenziali effetti avversi sulla depressione, (come gli inibitori della pompa protonica o gli antagonisti H2 che servono per curare patologie come la gastrite), è aumentato nello stesso periodo di riferimento dal 5 al 10%. Gli autori dello studio hanno evidenziato anche che la prescrizione di farmaci a potenziale rischio depressivo è passata dal 35% del 2005-2006 al 38% nel 2013-2014. La sola prescrizione di antiacidi e PPI, con elencata la depressione tra i potenziali effetti indesiderati, nello stesso periodo è aumentata dal 5 al 10% e quella di associazioni di più farmaci è passata dal 7 al 10%. “Molti potrebbero essere sorpresi di apprendere che i loro farmaci, nonostante non abbiano nulla a che fare con l’umore o l’ansia o qualsiasi altra condizione normalmente associata alla depressione, possano aumentare il rischio di soffrire di sintomi depressivi e può portare a una diagnosi di depressione”, ha dichiarato Dima Qato, professoressa del UIC College of Pharmacy, primo autore dello studio.