Malattie tropicali neglette: AIFA e ISS lanciano l’allarme
Le malattie tropicali neglette rappresentano una delle sfide sanitarie più sottovalutate del nostro tempo, colpendo circa 1,6 miliardi di persone in tutto il mondo.
Tradizionalmente associate alle regioni più povere del pianeta, queste patologie stanno ora emergendo come una preoccupazione crescente anche nei paesi sviluppati, Italia compresa.
Il panorama di queste malattie è vasto e include patologie causate da virus, batteri, parassiti e tossine.
Tra queste troviamo la dengue, la chikungunya, la leishmaniosi, la malattia di Chagas, l’echinococcosi e la scabbia.
L’Italia, in particolare, ha registrato nel 2024 un record allarmante di 213 casi autoctoni di dengue, evidenziando come il cambiamento climatico stia favorendo l’espansione dell’habitat dei vettori di queste malattie.
Nonostante il loro impatto devastante sulla salute pubblica, paragonabile a quello di HIV/AIDS, malaria e tubercolosi, queste patologie continuano a ricevere un’attenzione inadeguata.
L’AIFA e l’ISS hanno lanciato l’allarme sulla necessità di un intervento urgente, sottolineando come la mancanza di attenzione rischi di compromettere la capacità dei sistemi sanitari di affrontare efficacemente queste minacce.
Gli sforzi globali per contrastare queste malattie hanno portato alla distribuzione di quasi 30 miliardi di dosi di farmaci tra il 2011 e il 2024, grazie alla collaborazione tra produttori e organizzazioni sanitarie.
Tuttavia, la pandemia di COVID-19 ha causato significative interruzioni nei programmi di trattamento e prevenzione.
L’OMS ha stabilito una roadmap ambiziosa per il periodo 2021-2030, mirando al controllo, all’eliminazione o all’eradicazione di molte di queste malattie.
Tuttavia, diversi ostacoli minacciano il raggiungimento di questi obiettivi, tra cui la diminuzione dei finanziamenti, la carenza di competenze specifiche e l’impatto dei cambiamenti climatici.
In Italia, alcune di queste patologie sono storicamente presenti, come la leishmaniosi e l’echinococcosi cistica, quest’ultima con un’incidenza media di 15 casi per milione di abitanti.
La dottoressa Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento Malattie Infettive dell’ISS, sottolinea l’importanza di affrontare le cause strutturali che favoriscono la diffusione di questi patogeni.
La sfida contro le malattie tropicali neglette va oltre l’aspetto umanitario: rappresenta una necessità per la protezione della salute globale. Senza un’azione decisa, questi patogeni potrebbero evolversi in nuove forme più resistenti e pericolose.
Investire nella prevenzione, nella ricerca e nel miglioramento delle condizioni di vita nelle aree colpite non è solo un imperativo morale, ma una strategia fondamentale per garantire un futuro più sicuro per l’intera popolazione mondiale.