Latina: scoperta una fabbrica di integratori alimentari priva di autorizzazione

Il Nas di Latina ha eseguito un controllo presso uno stabilimento per la produzione di integratori alimentari.

Nel corso dell’ispezione, i Militari hanno accertato che la struttura operava in assenza della prevista autorizzazione rilasciata dal Ministero della Salute e hanno contestato al legale responsabile una violazione amministrativa dal valore di 6.600 euro.

Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL di Latina, allertato dal NAS, ha emesso un’ordinanza di sospensione di ogni attività di produzione e vendita di integratori alimentari. Il valore della struttura è di circa 3 milioni di euro.

Il settore degli integratori alimentari è regolamentato a livello europeo dalla direttiva 2002/46/CE del 10 giugno 2002, nata con lo scopo sia di assicurare un elevato livello di tutela della salute pubblica, sia una circolazione libera di questi prodotti all’interno dell’Unione Europea, garantendo che gli integratori abbiano un’etichettatura adeguata e appropriata.

In Italia la normativa è stata recepita e attuata con il decreto legislativo n. 169 del 21 maggio 2004, che ha normalizzato il ruolo e la finalizzazione degli integratori alimentari parallelamente alla profonda evoluzione che si è andata affermando al riguardo.

Secondo la definizione adottata nel recepimento della direttiva europea, gli integratori sono prodotti alimentari destinati ad integrare la comune Dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali vitamine e minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate.

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