Inclisiran, somministrato due volte l’anno, riduce significativamente i livelli di colesterolo LDL

Secondo i risultati del trial VICTORION-Mono presentato a Glasgow (Scozia) nel corso del Congresso 2025 della European Atherosclerosis Society (EAS), inclisiran, RNA interferente somministrato due volte l’anno, riduce significativamente i livelli di colesterolo LDL nei pazienti a basso rischio cardiovascolare che non assumono terapia ipolipemizzante.

Una delle motivazioni dello studio, condotto da un gruppo di ricercatori guidato da Pam Taub della University of California San Diego, era valutare una strategia alternativa per quei pazienti nei quali l’inizio della terapia con statine potrebbe non essere prioritario, ma per i quali una gestione precoce dei lipidi potrebbe essere vantaggiosa su un arco temporale più lungo.

Inclisiran, una terapia basata su siRNA che degrada l’mRNA PCSK9 nel fegato, è stata approvata dall’Agenzia europea per i medicinali nel 2020, dalla Food and Drug Administration statunitense nel 2021 e dall’Aifa in regime di rimborsabilità nel 2022.

Inclirisan, interferendo con l’Rna messaggero, è in grado di dimezzare in maniera efficace e sostenuta nel tempo i livelli di colesterolo a bassa densità (Ldl-c), principale causa dell’aterosclerosi, la patologia vascolare più diffusa al mondo e responsabile di eventi coronarici e cerebrovascolari acuti come l’infarto miocardico e l’ictus cerebrale.

Si tratta della prima terapia a base di small-interfering Rna (siRna) per la riduzione del colesterolo Ldl e rappresenta un nuovo approccio alla gestione dei pazienti con ipercolesterolemia. Inclisiran è innovativo nel suo meccanismo d’azione, poiché rientra nella classe degli agenti terapeutici Rnai (Rna interference), farmaci che silenziano gli Rna messaggeri (mRna).

CORRELATI