Il direttore non è vaccinato, farmacia chiusa a Belluno

La farmacia Veneggia di Belluno, appartenente all’Associazione Farmacie Unite, è stata costretta a chiudere i battenti perché il direttore non è ancora vaccinato.
A imporne la chiusura l’Ulss locale che ha intimato ai titolari la vaccinazione anti- Covid19 del direttore, pena l’impossibilità di tenere alzata la saracinesca. In alternativa i farmacisti dovrebbero trovare un nuovo direttore, ma vaccinato.
Da ieri sulla porta d’ingresso della farmacia è apparso un cartello che recita così:
“Farmacia chiusa forzatamente dall’Ulss per la nostra volontaria non adesione alla campagna vaccinale”.

Per Cristina Muratore, una delle titolari, l’azione posta in essere dall’ULSS rimane ingiusta e antidemocratica.
La dottoressa, come riporta Il Gazzettino, ha tirato in ballo la Storia e il Nazismo, un po’ come accaduto a Novara dove dei manifestanti ”NO Green Pass” hanno sfilato vestiti come ebrei deportati.
“Sono una farmacista- ha specificato la titolare- che studia e si rifiuta di fare le follie, di eseguire ordini come i gerarchi nazisti, non sono una no-vax”.

C.P.

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