Giulia Grillo: pugno duro contro abusivismo professionale e pratiche illegali

“L’abusivismo professionale in ambito sanitario è una piaga gravissima su cui la nostra vigilanza è assoluta e l’aumentato ricorso ai trattamenti di medicina estetica impone una maggiore attenzione su questo campo che rischia di diventare una giungla senza regole. Tutti i trattamenti medici, anche per finalità estetica, vanno eseguiti nel rispetto delle regole e dei protocolli validati scientificamente. Nessuna tolleranza verso fai-da-te e pratiche invasive senza autorizzazione”.

Così il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha commentato la notizia della chiusura di 52 studi medici da parte dei Carabinieri per la Tutela della Salute a causa di gravi e palesi irregolarità igieniche e strutturali, spesso associate all’assenza autorizzativa e abilitativa dello studio ispezionato.

“Sappiano i delinquenti che pensano di poter agire impunemente, mettendo a repentaglio la salute dei pazienti, che il ministro della Salute e i Nas faranno ogni cosa in loro potere per contrastare frodi e pratiche illegali. Voglio tranquillizzare i cittadini perché i controlli sono costanti e l’attenzione sul rispetto delle norme è massima e invito a segnalare eventuali casi sospetti. Ringrazio i Carabinieri del Nas che sono sempre in prima linea per assicurare la sorveglianza sulle strutture sanitarie di tutto il Paese”, ha aggiunto il ministro.

“L’attenzione dei Carabinieri dei Nas ha riguardato tutti gli aspetti del delicato comparto – puntualizza il Generale di Divisione Adelmo Lusi, Comandante dei Carabinieri per la tutela della salute – con particolare riferimento all’idoneità delle strutture, il possesso di titoli abilitativi in relazione alle diverse specializzazioni, la sicurezza nei luoghi di lavoro, la corretta custodia e somministrazione dei medicinali, senza escludere il regolare funzionamento delle apparecchiature medico-diagnostiche e lo smaltimento dei rifiuti sanitari”.

“Gli esiti raccolti hanno evidenziato situazioni di irregolarità causate principalmente dall’esercizio abusivo della professione sanitaria, in particolare odontoiatrica, dalla detenzione di farmaci scaduti di validità e dall’erogazione di prestazioni mediche di svariate branche specialistiche in strutture prive di autorizzazione e in locali con carenze igienico-strutturali ed impiantistiche”.

“Complessivamente – ha proseguito il Generale – sono state contestate 341 violazioni penali e amministrative, deferendo all’Autorità Giudiziaria 222 medici e professionisti nel settore sanitario, mentre ulteriori 77 sono stati sanzionati per infrazioni amministrative, per un ammontare di 193mila euro.

Gli interventi dei Nas hanno determinato il sequestro di 1.915 confezioni di medicinali scaduti di validità o defustellati e svariate apparecchiature e dispositivi medici non regolari, per un valore stimato in oltre 103mila euro” – ha concluso Lusi.

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